30 maggio 2012
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Biografia di Leonardo Domenici
• Firenze 12 luglio 1955. Politico. Del Pd. Sindaco di Firenze per due mandati (dal 1999 al 2009). Ex eurodeputato (dal 2009 al 2014). Ex presidente dell’Anci, l’Associazione nazionale comuni italiani (dal 2000 al 2009).
• «Bassolino fu detto ’O Re. Leonardo è chiamato il Magnifico. È un prodotto della classica scuola dell’ex Pci. Dopo il ’68 mette la testa a partito nel Pci, poi Pds, poi Ds. La passione frena un po’ gli studi, che completa a 30 anni con una laurea in Filosofia morale e una tesi su Antonio Gramsci. Deputato nel 1994 e 1996, è eletto nella circoscrizione del Chianti, collegio strasicuro, segno di favore dei capi. Al seggio aggiunge l’incarico di responsabile degli enti locali. Quando pare che il trasloco a Roma sia definitivo, il diavolo ci mette la coda. L’inaspettato Belzebù è l’amico Massimo D’Alema, che gli ordina di candidarsi sindaco di Firenze. L’uscente, Mario Primicerio, ha scontentato tutti. La città va recuperata. Domenici obbedisce: lascia il seggio e rientra, con un po’ di nostalgia per Roma, in provincia. In cambio, ottiene di mantenere un aggancio con la nazione: la presidenza dell’Anci, l’Associazione dei comuni d’Italia, istituzione potente, universalmente riconosciuta e legittimata. Il suo bilancio da sindaco ha luci e ombre» (Panorama).
• Da primo cittadino, condusse battaglie per il decoro pubblico, contro i parcheggiatori abusivi, i graffitari, i rumori dei locali notturni, l’ubriachezza molesta, la prostituzione, i mendicanti, ecc. Nel 2007 grandi polemiche per un’ordinanza che prevedeva il carcere per i lavavetri (emessa però dal suo assessore Graziano Cioni e che Domenici non firmò perché era in vacanza in Grecia).
• Nel dicembre 2008, si incatenò sotto la sede del gruppo Espresso per protesta contro il pesante attacco subito in relazione alla vicenda giudiziaria che aveva coinvolto due assessori comunali, con l’accusa di aver favorito la società Fondiaria della famiglia Ligresti, proprietaria di terreni interessati da progetti di sviluppo urbanistico (area Castello). Lo scandalo favorì la vittoria di Matteo Renzi alle primarie del centrosinistra per la candidatura a sindaco di Firenze, e la sua successiva elezione, nel giugno 2009. A marzo 2013, il processo si è concluso e tutti gli imputati sono stati assolti.
• Indagato dal 2009, il 10 febbraio 2014 è stato condannato, in primo grado e con pena sospesa, a 10 mesi per la morte di Veronica Locatelli, precipitata dal Forte Belvedere il 15 luglio 2008, durante la festa per il suo trentasettesimo compleanno. Accusato di omicidio colposo, il tribunale ha riconosciuto un concorso colposo, stabilendo che l’80% della responsabilità è da attribuire al comportamento della vittima. Assolti gli altri cinque imputati indagati insieme all’ex sindaco (Grn 10/2/2014).
• «In questi anni hanno fatto storia le sue sfuriate. “Hanno raccontato perfino che avevo preso a calci una fotocopiatrice. Niente di tutto ciò. È vero, ho un carattere spigoloso, ma dopo lo sfogo non porto rancore”».
• Sposato con la giornalista Geraldina Fiechter (Firenze 3 agosto 1959), due figli, Barbara e Giulio Dimitri.
• Tira di boxe, «una disciplina magnifica, faticosa e piacevole».