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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Riccardo Di Segni

• Roma 13 novembre 1949. Dal 2001 successore di Elio Toaff nel ruolo di rabbino capo per la Comunità ebraica a Roma (la più antica della Diaspora). Tullia Zevi: «È un ebreo osservante, geloso custode delle tradizioni, è un uomo del dialogo e ha uno sguardo molto moderno. È molto impegnato nel settore della bioetica ed è nel solco della tradizione il fatto che sia un rabbino con una professione, in particolare quella di medico». Dal dicembre 2006 membro del Comitato nazionale per la bioetica, ora uno dei quattro vicepresidenti. Laureato in medicina e chirurgia.
• Premio europeo “Stefano Borgia” per il dialogo interreligioso, la pace e il dialogo tra i popoli.
• Ha invitato papa Benedetto XV in Sinagoga e ha criticato la posizione dei professori della Sapienza che lo hanno indotto a declinare l’invito all’università in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico. Ma ha attaccato Ratzinger per non aver fatto cenno alla Giornata della Memoria il 27 gennaio 2008 e per la nuova preghiera del Venerdì santo (febbraio 2008) destinata a sostituire quella contenuta nel messale latino del 1962. In particolare là dove invoca che vengano «illuminati i cuori degli ebrei affinché riconoscano Gesù Cristo salvatore di tutti gli uomini»: «Una grave regressione che pone un ostacolo fondamentale alla prosecuzione del rapporto tra ebrei e cristiani». Nel tempo il rapporto migliora. Benedetto XVI, ammette Di Segni, sta dando un suo «originale» contributo, anche se «le sue posizioni non sempre sono condivisibili dal nostro punto di vista» (Marco Politi) [Rep 14/1/2009]. Il 17 gennaio 2010 i due inaugurano la mostra Et ecce gaudium in occasione della storica visita in Sinagoga. Negli stessi giorni, la richiesta del Rav al pontefice: l’apertura completa dei documenti inerenti Pio XII dell’Archivio Segreto Vaticano, ma anche quella degli archivi di monasteri e istituti religiosi nei quali i bambini ebrei furono ospitati e, a volte, battezzati. «Questo al fine di ricostruire con esattezza quanti bambini ebrei furono battezzati e non restituiti alle “loro origini”. Ma su questo punto si gioca anche il rapporto tra Chiesa cattolica ed ebraismo» (Andrea Gagliarducci) [Fat 19/1/2010].
• Dichiarò «inaccettabile» il riconoscimento delle coppie omosessuali e definì «estremamente preoccupante» la sentenza con cui, a fine giugno 2012, il tribunale di Colonia ha stabilito che la circoncisione per motivi religiosi costituisce una vera e propria forma di mutilazione ed è paragonabile a un’aggressione.
• Il 9 ottobre 2012 cerimonia in Sinagoga con il presidente Giorgio Napolitano in memoria del piccolo Stefano Taché. Il 20 marzo 2013, ricevuto dal neoeletto Papa Francesco, pensò a una sua visita in sinagoga. L’11 ottobre 2013 Bergoglio ricevette la comunità ebraica di Roma e Di Segni rinnovò l’invito, che «il Papa ha accolto positivamente».
• Autore di una Guida alle regole alimentari ebraiche (a cura dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia, Edizioni Lamed 2000): «Le regole alimentari ebraiche devono essere inquadrate in un ambito più vasto. Esse rappresentano solo una parte della normativa che regola ogni momento della vita dell’ebreo. Lo scopo di questa normativa è di guidare l’esistenza secondo modelli di comportamento che portano alla perfezione e alla santità. L’alimentazione diventa un rito, un modo di essere ed agire sacralmente, uno strumento di perfezione; non più soltanto un modo di sopravvivenza e una necessità biologica, ma anche un sistema di affermazione culturale». Il suo libro preferito: Fontamara di Ignazio Silone.
• Si è sposato a 25 anni. Ha tre figli.