Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Gianni Di Gregorio

• Roma 19 febbraio 1949. Attore. Sceneggiatore (da ultimo di Gianni e le donne, di cui è stato anche interprete e regista). Nel 2008 ha sceneggiato Gomorra di Matteo Garrone. Ha debuttato come regista, a 59 anni, con la commedia Pranzo di Ferragosto (2008) prodotta da Matteo Garrone, costata 500 mila euro (Leone del Futuro alla 65° Mostra di Venezia, premio Pasinetti dei critici cinematografici come miglior film, David di Donatello e Nastro d’Argento come miglior regista esordiente). «La gente che mi incontra dice: “Mi hai fatto ridere come da tanto tempo non mi succedeva”».
• «Pranzo di Ferragosto ha per protagoniste quattro vecchiette ultraottantenni che tengono lo spettatore incollato allo schermo per la loro simpatia. Ad accudirle, per un giorno, è il sessantenne Gianni (Di Gregorio) che vive a Trastevere con la madre vedova, interpretata dalla novantatreenne Valeria De Franciscis (...) Come è iniziato questo viaggio? «Dalla mia esperienza di vita, per dieci anni ho accudito la mamma vedova. Sono partito da qui, da un periodo che mi ha profondamente segnato, i ricordi dolorosi e complicati li ho rimossi dal film, ho puntato sulla risata evitando la retorica, è stata una sorta di esorcismo. Anche se non mancano momenti di riflessione» (a Emanuele Bigi).
Come ha scelto le protagoniste? «Dopo aver incontrato delle professioniste, ho scelto delle signore che non avevano mai recitato, battendo i centri anziani e facendo irruzione negli ospizi. Alla fine ho trovato le mie interpreti, quattro meravigliose “ragazze” di 84, 86, 88 e 92 anni. Durante le riprese sono state le uniche a non aver mai accusato neppure un attimo di cedimento» (a Franco Montini). La mamma di Gianni Di Gregorio si chiamava Silvia e faceva l’insegnante di Lettere alle medie. Il padre, Aladino, era militare.
• Nel 2011 con il suo secondo film, Gianni e le donne, è stato nuovamente alle prese con la figura materna: «Mia madre mi ha fatto diventare matto, ero a suo perenne servizio, buttava il denaro dalla finestre per le feste con le amiche e non pagava mai un conto. Appena mi ribellavo minacciava di lasciare tutto ai preti. Ma era così simpatica, così seduttiva, che ero felice di essere la sua vittima. Neanche con i film riesco a esorcizzarla: nel secondo l’ho resa ancora più cattiva, se tornasse in un terzo chissà che mostro ne farei!».
• «Nella vita è esattamente come nei suoi film. Simpatico, gentile, disponibile, lo sguardo diretto, la timidezza sfumata nella tendenza a ridere soprattutto di se stesso, un’incredibile capacità di stupirsi» (Maria Pia Fusco, la Repubblica 14/8/2011).
• Sposato con l’artista Susanna Cascella, due figlie: Teresa (febbraio 1980) e Marianna Cardella, grafica pubblicitaria, avuta dalla moglie da un precedente matrimonio. «Amo moltissimo le donne, ma ne sono succube. Mi piace provare una sorta di devozione».