30 maggio 2012
Tags : Gianni Di Gregorio
Biografia di Gianni Di Gregorio
• Roma 19 febbraio 1949. Attore. Sceneggiatore (da ultimo di Gianni e le donne, di cui è stato anche interprete e regista). Nel 2008 ha sceneggiato Gomorra di Matteo Garrone. Ha debuttato come regista, a 59 anni, con la commedia Pranzo di Ferragosto (2008) prodotta da Matteo Garrone, costata 500 mila euro (Leone del Futuro alla 65° Mostra di Venezia, premio Pasinetti dei critici cinematografici come miglior film, David di Donatello e Nastro d’Argento come miglior regista esordiente). «La gente che mi incontra dice: “Mi hai fatto ridere come da tanto tempo non mi succedeva”».
• «Pranzo di Ferragosto ha per protagoniste quattro vecchiette ultraottantenni che tengono lo spettatore incollato allo schermo per la loro simpatia. Ad accudirle, per un giorno, è il sessantenne Gianni (Di Gregorio) che vive a Trastevere con la madre vedova, interpretata dalla novantatreenne Valeria De Franciscis (...) Come è iniziato questo viaggio? «Dalla mia esperienza di vita, per dieci anni ho accudito la mamma vedova. Sono partito da qui, da un periodo che mi ha profondamente segnato, i ricordi dolorosi e complicati li ho rimossi dal film, ho puntato sulla risata evitando la retorica, è stata una sorta di esorcismo. Anche se non mancano momenti di riflessione» (a Emanuele Bigi).
• Come ha scelto le protagoniste? «Dopo aver incontrato delle professioniste, ho scelto delle signore che non avevano mai recitato, battendo i centri anziani e facendo irruzione negli ospizi. Alla fine ho trovato le mie interpreti, quattro meravigliose “ragazze” di 84, 86, 88 e 92 anni. Durante le riprese sono state le uniche a non aver mai accusato neppure un attimo di cedimento» (a Franco Montini). La mamma di Gianni Di Gregorio si chiamava Silvia e faceva l’insegnante di Lettere alle medie. Il padre, Aladino, era militare.
• Nel 2011 con il suo secondo film, Gianni e le donne, è stato nuovamente alle prese con la figura materna: «Mia madre mi ha fatto diventare matto, ero a suo perenne servizio, buttava il denaro dalla finestre per le feste con le amiche e non pagava mai un conto. Appena mi ribellavo minacciava di lasciare tutto ai preti. Ma era così simpatica, così seduttiva, che ero felice di essere la sua vittima. Neanche con i film riesco a esorcizzarla: nel secondo l’ho resa ancora più cattiva, se tornasse in un terzo chissà che mostro ne farei!».
• «Nella vita è esattamente come nei suoi film. Simpatico, gentile, disponibile, lo sguardo diretto, la timidezza sfumata nella tendenza a ridere soprattutto di se stesso, un’incredibile capacità di stupirsi» (Maria Pia Fusco, la Repubblica 14/8/2011).
• Sposato con l’artista Susanna Cascella, due figlie: Teresa (febbraio 1980) e Marianna Cardella, grafica pubblicitaria, avuta dalla moglie da un precedente matrimonio. «Amo moltissimo le donne, ma ne sono succube. Mi piace provare una sorta di devozione».