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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Pietro Derossi

• Torino 3 agosto 1933. Architetto.
• «Ritengo sia importante riflettere sulla situazione della città e sulle sue ingiustizie. Il pensiero filosofico conduce a un impegno che si riflette nell’architettura, la quale è luogo, tempo, committenza: l’architettura non può essere autoreferenziale, non può vivere avulsa dal contesto sociale e culturale. Senza impegno sociale non si dà arte né architettura».
• «Pietro Derossi è tra coloro che con serietà e impegno cercano di studiare l’architettura anche attraverso lo strumento della filosofia, atteggiamento che si ritrova nelle sue lezioni e nei suoi scritti (tra questi citiamo Pensieri nelle cose e cose nei pensieri, Guerini, Milano 1993)» (Leonardo Servadio).
• «Dal suo incontro con il lavoro degli artisti della Pop art o delle Avanguardie del primo Novecento, così come dal vivace dialogare con gli esponenti dell’Arte povera quali Merz, Boetti e Paolini scaturiscono progetti e oggetti che lasceranno il segno nella storia dell’architettura internazionale. Derossi è sicuramente un artista del suo tempo, non un mero spettatore ma un attore teso a riflettere sui cambiamenti avvenuti in questi quasi 50 anni di attività. Il fulcro intorno al quale ruota la sua ricerca è sempre e solo l’uomo: intorno a lui e alla sua identità si crea lo spazio che lo deve ospitare, sia questo l’intimità della casa come il luogo pubblico per il tempo libero e lavorativo; per lui si realizzano gli straordinari pezzi di design, perché ne possa godere e usufruire. Questa prospettiva quasi rinascimentale che vede l’uomo al centro di tutto è parte imprescindibile dell’opera di Derossi, ciò che rende il suo operato slegato da qualsivoglia tendenza o moda e gli garantisce un posto di primo piano nell’olimpo delle opere “immortali” celebrate in tutto il mondo» (Matilde Bonatti).
• È professore ordinario di Progettazione architettonica alla facoltà di Architettura di Milano, visiting professor all’Architectural School di Londra, insegna al Pratt Institut e alla Columbia University di New York, alla facoltà di Architettura di Losanna e alla Hochschule der Kunste di Berlino.
• «Prime ville (anni Sessanta) in montagna, realizzazioni più complesse quali il prodigioso grattacielo per l’Iba a Berlino, dell’85, con torre dai terrazzi rotondi su un lato e logge sull’altro che imprimono il senso di rotazione, mentre il tetto mette in luce la struttura che sale verso il cielo, cui si aggiungono il gruppo di case a schiera calate nel verde a San Vito a Torino del 1972, o ancora le Scuole Materne per il Comune di Torino nel 1980» (Fiorella Minervino).
• Nel 1994 fondò con Paolo e Davide Derossi la Derossi Associati che ha vinto concorsi internazionali (Centro di conservazione e restauro alla Reggia di Venaria, Museo e Palazzo dello Sport a Vercelli, Villaggio olimpico delle Olimpiadi invernali 2006 ecc.). (a cura di Lauretta Colonnelli).