30 maggio 2012
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Biografia di Francesca Dellera
• (Cervellera) Roma 2 ottobre 1965. Attrice.
• «La pelle più bella del cinema italiano» (Marco Ferreri).
• Dopo la maturità classica andò a Roma a lavorare come fotomodella. Fotografata da maestri come Helmut Newton, Dominique Isserman, Greg Gorman ecc. Arrivò al successo con Capriccio (1987) di Tinto Brass, poi se ne andò dall’Italia: «Los Angeles, New York, Londra, Parigi, dietro a uomini misteriosi e ad avventure favolose» (Mauro Suttora).
• «Sembra possedere quel qualcosa in più che hanno le figure schermiche d’eccezione: tanto a suo agio che quand’è nuda sembra vestita e quando è vestita sembra nuda» (Tullio Kzeich).
• «Bellezza da eroina romantica fuori dal tempo, la Dellera è una strana creatura: riservatissima e passionale, con un lato infantile; una vagabonda che quando non gira film sparisce» (Silvia Fumarola).
• «Schiva e appartata nell’epoca in cui sembra obbligatorio mostrarsi, anche a costo di rischiare la sovraesposizione, risulta un personaggio in controtendenza. Il suo mestiere le regalò la celebrità giovanissima e una serie d’incontri fondamentali, primo fra tutti quello con Ferreri che la volle protagonista di La carne, mentre Fellini, prima di morire, aveva pensato di affidarle il ruolo della Fata Turchina nel suo Pinocchio, purtroppo mai realizzato. Oggi mantiene un posto di primo piano nell’immaginario collettivo. Per la sua unicità, per la sua libertà, è sempre un simbolo di fascino e seduzione. E ha mantenuto negli anni la capacità di non svendersi, di non dire dei sì troppo facili» (Gloria Satta).
• A fine 2006 Contessa di Castiglione in tv.
• Una relazione con Silvio Berlusconi. «Non una fotografia, non una notizia documentata, di quel legame che nessuno può dimostrare. Era il 1987. Nessuno sa, se non i diretti interessati, quando quel legame è cominciato, quando è terminato: di mezzo c’è, nel 1989, un famoso Telegatto consegnato alla Dellera, protagonista de La Romana, e un giornalista ricorda come il problema degli organizzatori fosse collocare lontane in platea sia la premiata che Veronica Lario. Francesca è decisa: “A lasciarlo sono stata io” (…) Attorno a lei si è fatto un gelido vuoto professionale. In questo silenzio amaro, che le ha interrotto la carriera, lei ravvisa una punizione cieca, una vendetta troppo lunga, un umiliante esilio: “Siccome lui era ricco e importante, si rovesciò su di me una valanga di invidia crudele”» (Aspesi, cit.).
• Altri celebri flirt: Emanuele Filiberto di Savoia, l’attore Christopher Lambert, il tennista Yannick Noah.
• Nel febbraio 2014 annuncia la decisione di scrivere un’autobiografia «per affrontare finalmente la verità, contro le invenzioni maligne e crudeli che mi hanno aggredito lungo tutta la mia vita» (a Natalia Aspesi) [Rep 2/2/2014].
• «La convivenza è la tomba dell’amore. Quando un uomo torna a casa la sera e si sente in diritto di domandare alla propria donna “Che cosa hai fatto oggi?”, è la fine. L’amore ha bisogno di mistero».
• Si divide tra Parigi (in Francia è molto apprezzata) e Roma, ma è spesso in viaggio. Ha un compagno, «non italiano e che non vive in Italia».