30 maggio 2012
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Biografia di Ivan Della Mea
• (Luigi) Lucca 16 ottobre 1940 – Milano 14 giugno 2009. Milanese d’adozione. Cantante. Autore. «Ho cominciato a dubitare del comunismo quando ho visto che i giapponesi non lo fotografavano».
• Del 1972 una delle sue canzoni più famose: Ballata per Ciriaco Saldutto. Tra le altre: Ballata della piccola e grande violenza (1962), Io so che un giorno (1966).
• «Cambia nome quando giovanissimo si iscrive al Pci a Milano. Con Gianni Bosio partecipa alla nascita del Nuovo Canzoniere Italiano (tranne una parentesi tra 1967 e 1971) di cui è uno degli interpreti più noti con canzoni che mettono a fuoco la vita precaria del proletariato urbano e delle lotte operaie (Cara moglie, La ringhera e Ballata dell’Ardizzone). Scrive romanzi noir metropolitani e sceneggiature (con Franco Solinas Tepepa, spaghetti western di ispirazione rivoluzionaria cui partecipa come attore Orson Welles)» (Diario). Con Roberto Benigni partecipa nel 1979 a I Giorni Cantati di Paolo Pietrangeli. Giornalista pubblicista, ha collaborato a lungo con il Manifesto e ha curato rubriche per L’Unità e per Liberazione. Dal 1985 dirige un circolo Arci a Milano che lascia per succedere allo scomparso Franco Coggiola nella guida dell’Istituto De Martino.
• Tra le sue opere letterarie Il sasso dentro (Interno Giallo 1990), Sveglia nel buio (Est 1997) ecc. Per Jaca Book la sua autobiografia: Se la vita ti da uno schiaffo (2009).
• Fratello minore del giornalista e attivista politico Luciano Della Mea (1924-2003).