30 maggio 2012
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Biografia di Francesco Delfino
• Platì (Reggio Calabria) 27 settembre 1936 - Santa Marinella (Roma) 2 settembre 2014. Generale dei Carabinieri. Il 18 gennaio 1978 arrestò a Milano Renato Curcio, capo delle Brigate Rosse, e la compagna Nadia Mantovani. Dopo una brillantissima carriera, nel 1998 fu travolto dal caso Soffiantini e degradato dopo la condanna definitiva per truffa aggravata: le sentenze stabilirono che si fece consegnare 800 milioni dalla famiglia del rapito assicurando che sarebbero serviti per la liberazione.
• Suo padre Giuseppe era un maresciallo dei Carabinieri, il mitico Massaro Peppe descritto da Corrado Alvaro nell’Amata alla finestra. Il suo primo successo lo ebbe in Sardegna quando riuscì a catturare il braccio destro di Graziano Mesina.
• Nel 2008, rinviato a giudizio per la strage di Piazza della Loggia assieme a Delfo Zorzi, Maurizio Tramonte, Carlo Maria Maggi, Pino Rauti e Giovanni Maifredi. Delfino, che all’epoca si occupò delle indagini come capitano presso il Nucleo investigativo dei Carabinieri di Brescia, era accusato di essere al corrente del progetto e di non aver fatto nulla per impedirne l’attuazione. Già assolto in primo grado, nel 2012 è arrivata la sentenza di definitivo proscioglimento per non aver commesso il fatto.
• Laureato in Scienze politiche con una tesi sui sequestri di persona.