30 maggio 2012
Tags : Antonio Debenedetti
Biografia di Antonio Debenedetti
• Torino 12 giugno 1937. Scrittore. Figlio del grande critico Giacomo Debenedetti (1901-1967). Tra i suoi libri: Rifiuto di obbedienza (Parenti, 1958), In assenza del signor Plot (Marsilio, 1976), Ancora un bacio (Guanda, 1981), La fine di un addio (Editoriale Nuova, 1984), Spavaldi e strambi (1987), Se la vita non è vita (1991, premio Viareggio), Racconti naturali e straordinari (1993), Giacomino. Mio padre (1994), Amarsi male. Undici sentimenti brevi (1998), Un giovedì dopo le cinque (2000), E fu settembre (2005), Un piccolo grande Novecento (2006), In due (2008, per Raffaele La Capria «dodici racconti scritti come in uno stato di grazia»), editi da Rizzoli, Il tempo degli angeli e degli assassini (Fandango, 2011).
• «Ho cominciato a scrivere prima di saper scrivere, all’età di cinque anni già costruivo dei quadernetti con fogli piegati in quattro e spillati, immaginando che fossero dei miei libri».
• «Uno scrittore uno e trino, ebreo, piemontese e romano» (Nello Ajello).
• «Poeta di modeste depravazioni» (Enzo Golino).
• «Qualche decennio fa, Edoardo Sanguineti definì “racconti critici” i saggi di Giacomo Debenedetti. Ora i racconti veri e propri scritti da Antonio mostrano di avere a loro volta un forte e percepibile presupposto critico: nascono nel punto in cui l’intelligenza interpretativa si arrende e per capire qualcosa o qualcuno bisogna assolutamente raccontare la sua storia. I teorici della letteratura osservano che una parte considerevole della comune produzione linguistica può essere considerata racconto, prende naturalmente la forma di racconto. È quello che succede con Antonio Debenedetti: fra il conversatore critico e l’autore di racconti si stabilisce una spontanea continuità e osmosi» (Alfonso Berardinelli).
• Padre di Tommaso (vedi), giornalista e scrittore, noto soprattutto per l’accusa di essersi inventato interviste a scrittori famosi come Philip Roth e John Grisham. Rapporto burrascoso tra padre e figlio: «Mio padre non ha mai accettato la mia vita sentimentale. Ha avuto un pessimo rapporto con mia moglie. Non ha voluto vedere i miei figli che sono piccoli e io di converso non gli ho offerto la possibilità. Eventi come questi segnano un solco» (a Malcom Pagani) [Fat 8/5/2010].