30 maggio 2012
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Biografia di Massimo De Santis
• Tivoli (Roma) 8 aprile 1962. Ex arbitro. Carriera stroncata da Calciopoli (vedi MOGGI Luciano): prima condannato a 4 anni e 6 mesi di inibizione dai campi dalla Corte d’appello federale, poi indagato alla Procura di Napoli per associazione a delinquere ai fini della frode sportiva e quindi condannato in primo grado nel 2011 a 1 anno e 3 mesi (il Pm aveva chiesto 3 anni). Nel 2012 la Corte dei conti lo ha anche obbligato al risarcimento di 100.000 euro alla Federcalcio per danni d’immagine. «Mi piacerebbe che mi spiegassero come abbiamo fatto in due arbitri [lui e Donarini - ndr] a pilotare un campionato. Alla fine il sistema si riduceva a noi due? E come abbiamo fatto?» (a Arianna Ravelli) [Cds 15/7/2006].
• Ispettore della polizia, nel gruppo della Can A e B dal 1994/1995, internazionale dal 2000, divenne famoso per un arbitraggio legato alla Juventus: il 7 maggio 2000 in Juve-Parma (1-0) annullò un gol di Cannavaro nel finale scorgendo un fallo che le immagini non mostrarono. Per gli emiliani sarebbe stato il pareggio, la Juve sarebbe stata agganciata dalla Lazio in testa alla classifica (il sorpasso avvenne comunque all’ultima giornata). «È stato un errore arbitrale. Può succedere a me o ai miei colleghi. Ne avevo fatto uno anche poco prima concedendo il corner».
• Nel 2009 il suo nome è tra quelli spiati, pare su input di Massimo Moratti e Marco Tronchetti Provera, dal Tiger Team di Telecom Italia guidato da Giuliano Tavaroli. Perciò chiese all’Inter un risarcimento di 21.000.000 di euro per lesioni alla privacy. Non ricevendo risposta, ha intentato una causa civile di risarcimento danni, rigettata nell’aprile 2013 dal Tribunale di Milano: si legge nelle motivazioni che «”diversamente dal caso di Vieri [anch’egli spiato dall’Inter - ndr], il costo degli abusivi accertamenti furono sostenuti da Pirelli” (sponsor dell’Inter), non dall’Inter» (Luigi Ferrarella) [Cds 22/6/2013]. L’ex arbitro ha detto di voler ricorrere in Cassazione.
• Emanuele Cipriani, l’investigatore privato la cui Polis D’Istinto aveva condotto il dossier su De Santis, alla domanda su chi lo commissionò: «La Pirelli» (a Carlo Bonini e Giuseppe D’Avanzo) [Rep 2/6/2006].
• Divorziato, una figlia. Condannato nel 2011 a 4 mesi di reclusione (pena sospesa) «per violazione degli obblighi di assistenza famigliare». Il suo avvocato Paolo Gallinelli, dopo aver annunciato l’appello: «Una decisione che non sta in piedi. Il mio assistito non ha fatto mai mancare nulla alla figlia» [Cds 15/2/2011].