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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Sergio De Gregorio

• Napoli 16 settembre 1960. Politico. Giornalista. Senatore dal 2006 (Italia dei Valori, Pdl). Presidente della delegazione parlamentare Nato. Fondatore nel 2000 del movimento Italiani nel mondo, «metà partito e metà holding finanziaria, intorno alla quale ruotano una tv satellitare (Italiani nel mondo Channel) e tutta una serie di società editrici, pubblicitarie, immobiliari e perfino di export-import alimentare» (Francesco Bonazzi). «Valgo 250 mila voti».
• Senatore per l’Italia dei Valori dopo un passato in Forza Italia, nella XV legislatura (2006-2008) si fece eleggere presidente della commissione Difesa con i voti del centrodestra sconfiggendo la compagna di schieramento Lidia Menapace (antimilitarista e pacifista e quindi invisa ai militari). Abbandonato il partito di Di Pietro, annunciò che avrebbe deciso di volta in volta se votare o no per il governo (fu spesso allineato con l’opposizione).
• «Taglia su taglia, chilo dopo chilo, il senatore che fu dipietrista, è berlusconiano e sarà chissà cosa, oggi sembra l’iperbole calorica dell’accigliato giovanotto che, alla fine degli anni Settanta, frequentava la redazione napoletana di Paese Sera sfornando inchieste su camorra e folclore, misteri criminali e tradizioni popolari (...) Ma se il frontespizio del presente mostra l’immagine a tutto tondo di un “giornalista prestato alla politica” (o, come sostengono le malelingue, di una “politica prestata a un giornalista”), sfogliando le pagine del passato viene fuori il ritratto di un italiano furbo e spaccone, mariuolo di pensiero tanto abile da modellare i propri desideri su quelli altrui pur di guadagnare un tornaconto, opportunista in perenne allerta, una sorta di Inzaghi dell’esistenza, capace di mettere a frutto ogni occasione. Tanto più quando si trova tra i piedi una palla sporca» (Enzo D’Errico).
• «Da giornalista ha intervistato Tommaso Buscetta, quando il padrino dei due Mondi se ne stava in incognito in crociera. Ha fotografato Terry Broome in carcere. Ha scovato in Scandinavia il figlio segreto di Lamberto Dini. È entrato in Iraq viaggiando nel retro di un’ambulanza durante la prima guerra del Golfo. Da politico ha frequentato quasi tutti, democristiani, liberali, socialisti, compreso Bettino Craxi, nei giorni del declino, che gli affidò la direzione dell’Avanti!» (Pino Corrias).
• Indagato per riciclaggio (assegni da lui firmati erano stati ritrovati in casa di un camorrista), nel giugno 2007 si disse aggredito per aver difeso Nicolò Pollari e Roberto Speciale (rispettivamente ex direttore del Sismi ed ex comandante delle Fiamme gialle, entrambi rimossi dal Prodi II). Nel febbraio 2008 venne indagato per il reato di corruzione a causa del contratto stipulato con Berlusconi che definiva i termini del suo passaggio al centrodestra (nel giugno 2007 gli furono versati 300 mila euro per «organizzare le liste per Italiani nel mondo in Europa»). De Gregorio: «È normale che Fi finanzi un partito a lei federato». Nell’aprile 2008 iscritto nel registro degli indagati per associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al riciclaggio (avrebbe favorito alcuni prestanome della ’ndrangheta nell’acquisto di un immobile adibito, sino a qualche tempo fa, a caserma dell’Esercito, la “Mezzacapo” di Reggio Calabria), contro di lui una cena con alcuni membri della cosca Ficara. Sua difesa: «Non mi sono mai occupato di vendita degli immobili di pertinenza del Ministero della Difesa. A quella cena ero accompagnato da Alberto Sarra, capo gruppo di An al consiglio regionale della Calabria. Ho stretto 400 mani, non potevo chiedere a tutti il certificato antimafia, ma abbiamo parlato solo di politica».
• Nel febbraio 2012 è stato indagato per truffa e false fatturazioni nell’ambito dell’inchiesta sui finanziamenti al quotidiano L’Avanti!. Alla scadenza del mandato parlamentare (15 marzo 2013) viene posto agli arresti domiciliari fino al giugno dello stesso anno.
• Nel febbraio 2013 ha dichiarato di aver ricevuto tre milioni di euro da Silvio Berlusconi per passare al centrodestra nel periodo tra il 2006 e il 2008. Accusato di corruzione, ha patteggiato 20 mesi. «Ho deciso di parlare con i giudici dopo aver sognato mio padre che mi diceva di raccontare tutto sui miei rapporti con Berlusconi. Se non lo avessi fatto sarei stato inseguito tutta la vita, come Al Capone, e io questo non lo avrei mai voluto» (Fulvio Bufi) [Cds 28/6/2013].
• Sposato, quattro figli.
• «Nemmeno la 58 mi va bene. Sono condannato al sarto».