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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Luca De Filippo

• Roma 3 giugno 1948 - 27 novembre 2015. Attore. Regista. Figlio del grande Eduardo De Filippo (1900-1984) e della cantante e attrice Thea Prandi, nipote di Eduardo Scarpetta. Esordì nel 1956, a soli otto anni, nel ruolo di Peppeniello in Miseria e nobiltà (scritta dal nonno, diretta dal padre). Nel 1966 conseguì la maturità scientifica, due anni dopo debuttò ne Il figlio di Pulcinella di Eduardo. Da quel momento iniziò un’intensissima attività teatrale, che non gli ha impedito di coltivare qualche passione insolita, come il lavoro a maglia: «Non si può leggere quando non è il proprio turno sulla scena, perché un libro è troppo impegnativo, mentre lavorare la lana permette di chiacchierare, ascoltare e non perdere i tempi dello spettacolo».
• Sotto la regia del padre apparve in teatro e televisione, tra l’altro, ne Il contratto, Sabato, domenica, lunedì, Filumena Marturano, Non ti pago, Il Sindaco del rione Sanità e negli altri grandi testi che costituiscono il repertorio di Eduardo. Ha portato in scena anche Pirandello (Berretto a sonagli), Gino Rocca (Scorzetta di limone), Scarpetta (Cani e gatti, Lu curaggio de nu pumpiero napulitano).
• Numerose anche le apparizioni cinematografiche e televisive. Ha interpretato il padre di Silvio in Come te nessuno mai di Gabriele Muccino (1999) e nel 2012 è Armando, il padre di Gemma, in Venuto al Mondo di Sergio Castellitto (tratto dal libro omonimo di Margaret Mazzantini).
• Nel 1981 fondò una propria compagnia teatrale, la Elledieffe, con cui ha affrontato buona parte delle commedie paterne e degli Scarpetta e anche un Tartufo di Molière.
• Attento anche al repertorio contemporaneo: nella stagione teatrale 1990-91 interpretò La casa al mare di Vincenzo Cerami, nel 1992-93 Tuttosà e Chebestia (regia di Benno Besson), nel 1993-94 L’esibizionista (testo e regia di Lina Wertmüller), nel 1997 L’amante di Harold Pinter (con Anna Galiena, regia di Andrée Ruth Shammah), nel 1999-2000 Il suicida (libero adattamento di Michele Serra da Nicolaj Erdman, regia di Armando Pugliese), nel 2001-02 Aspettando Godot di Samuel Beckett di cui curò anche la regia, e, in collaborazione con il Teatro Franco Parenti di Milano, fu regista di Resisté di Indro Montanelli. Nel 2002-03 interpretò La palla al piede di Georges Feydeau curandone con Carolina Rosi la traduzione e l’adattamento del testo.
• Per la stagione teatrale 2013-14 dirige e interpreta La grande magia e recita in Sogno di una notte di mezza sbornia (regia di Armando Pugliese), entrambi di Eduardo De Filippo.
• «Anche se molti ritengono che sia Carlo Giuffrè l’erede autentico di Eduardo, io gli preferisco Luca» (Lina Wertmüller).
• Erede di uno dei più importanti patrimoni teatrali del mondo, è prudente nell’accordare i diritti delle commedie del padre: «Sto soprattutto attento che non sia travisato il testo». Inoltre, si assicura che il suo nome «non sia sfruttato per una questione di pura risonanza». A proposito di varianti e aggiunte al testo, racconta che una volta il padre disse ai suoi attori: «Mi fa piacere che improvvisiate, se ho dei limiti come autore. Ma non mi migliorate».
• Grand’ufficiale dell’ordine al merito della Repubblica italiana.
• Fidanzato con Carolina Rosi, sua collaboratrice e aiuto regista.