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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Patrizia De Blanck

• Roma, scorpione (di più non fa sapere, secondo Wikipedia è nata il 10 settembre 1940, nel qual caso sarebbe però vergine). Contessa. Vista in tv (Chiambretti c’è, Il ristorante). «Mamma mi voleva su un trono, ho mandato a quel paese anche lei».
• Figlia del gerarca fascista Asvero Gravelli, figlio segreto di Mussolini: «Il padre vero non è quello che ti ha dato la vita e messo al mondo, ma quello che ti ha cresciuta, allevata, educata, ti è stato vicino. E per me è l’ambasciatore cubano conte Guillermo de Blanck, che, sposando mia madre Lloyd, riconobbe me e mio fratello Dario come figli legittimi. E infatti io non sono italiana, ma cittadina cubana e inglese, perché all’età di 15 anni e mezzo sposai un baronetto britannico. Furono le mie prime nozze, finite dopo 3 mesi perché trovai il maritino a letto con... il mio migliore amico. Comunque, questo non c’entra, la mia vita è tutta un’avventura: il mio secondo marito Peppino Drommi aveva sposato in prime nozze Anna Casati Stampa (celebre giallo del 1970 - ndr); un mio fidanzato è stato Farouk Chourbagi, amante di Claire Bebawi (protagonisti di un altro celeberrimo caso nel 1964 - ndr)» (a Costantino Muscau). Un altro suo amante fu Franco Califano: «prima che me lo chieda: sì, a letto ci sapeva fare, parecchio» (a Giovanna Cavalli).
• Nel 2008 ha pubblicato per Armando Curcio Editore A letto col diavolo, la sua biografia. Vista nel film Vacanze di Natale a Cortina (2011), dove interpreta se stessa.
• Nel 2011 ha rischiato di morire per una colicisti che si stava trasformando in setticemia. Salvata dalla figlia Giada, che ha insistito per portarla in ospedale. Da allora dovrebbe seguire una dieta strettissima, ma spesso viola le ferree regole mediche, tanto che la figlia – alla quale cerca di nascondere le sue scappatelle alimentari - ha scritto una lettera aperta al settimanale Dipiù: «Non so più cosa fare per convincerti, se non ti deciderai a seguire la dieta che ti hanno imposto i medici, tu rischi di morire. E io non voglio perderti, perché non riesco nemmeno a immaginare la mia vita senza di te. Ho già sofferto tanto quando ho perso papà (…). Dopo la sua scomparsa, tu sei stata eccezionale: mi hai fatto da madre e da padre insieme per me sei diventata indispensabile, la cosa più preziosa che ho al mondo. L’ho sempre saputo, ma ne sono resa conto ancora di più quando ho rischiato di perderti».