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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Isa Danieli

(Luisa Amatucci) Napoli 1937. Attrice. Nel 2008 vista in Madre Coraggio di Bertolt Brecht (regia di Cristina Pezzoli). Da ultimo nota come la Reginella della fiction Capri: «Che dopo 55 anni di teatro e cinema, la grande riconoscibilità mi sia arrivata dalla tv mi dà un po’ di amarezza».
• «Erede di una famiglia di artisti, la madre Rosa Moretti fu una delle voci più belle della radio, il padre Renato Di Napoli, attore di una dinastia d’attori, Isa Danieli si definisce: “Una figlia dell’amore”. Il suo vero nome, infatti, è Luisa Amatucci, quello del marito separato della madre, un nome che toccava ai figli nati nel matrimonio quando il divorzio non c’era: “Per anni sono stata circondata da un silenzio assordante sulle mie origini”. Di farsi chiamare Isa Danieli lo scelse intorno ai diciott’anni, mentre era a lavorare all’Eliseo di Roma: “Abitavo in periferia, prendevo l’autobus per arrivare in teatro, e tutti i giorni, a una fermata, vedevo un negozio d’antiquariato che esponeva oggetti bellissimi sotto l’insegna ‘Danieli’. È così che mi voglio chiamare, pensai, e lo dissi all’amministratore. Ma dovetti aspettare la nuova stagione perché non si poteva cambiarmi il nome sul cartellone”. Debutto con la madre a 13 anni nelle sceneggiate, al teatro Lopez di Pozzuoli» (Simonetta Robiony).
• «Un giorno, sentendo tanto parlare di questo Eduardo, gli inviai una lettera con foto per chiedere di lavorare con lui. Mi chiamò dopo una settimana e mi fece debuttare la sera stessa, perché un’attrice si era ammalata».
• «Con Eduardo a volte litigavo: io ero ribelle, lo rispettavo, ma non avevo timori reverenziali come gli altri. Così andai a fare l’avanspettacolo, imparando a ballare e cantare; poi incontrai De Simone che aveva appena scritto La gatta Cenerentola e che mi volle nel ruolo della lavandaia. Poi entrai in compagnia con Nino Taranto e a 37 anni incontrai la Wertmüller: nacque una grande amicizia e fu lei che mi fece diventare una primadonna con un grande successo teatrale, Amore e magia nella cucina di mamma. Recitai anche in diversi suoi film. Strehler? Un grande incontro, ma troppo breve, purtroppo. Lavorai con lui ne L’anima buona di Sezuan di Brecht: mi voleva per due anni, io invece potevo solo tre mesi. Poi incontrai il grande Glauco Mauri e con lui interpretai un altro Brecht, Puntila e il suo servo Matti» (ad Angela Calvini).
• Nel 1986 vinse il Nastro d’argento come attrice non protagonista per Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti (Wertmüller).
• È sposata con Gigi Esposito, direttore di scena di vent’anni più giovane, nozze dopo 24 anni di convivenza. «Non volevo. Non volevo. Non volevo. Alla fine, però, ho ceduto. Era ridicolo continuare a rifiutarmi».
• «Isa si trasforma sempre. Ma non c’è da stupirsi dal momento che da quando ha cominciato a calcare il palcoscenico, da adolescente, la signora Danieli ha abituato il suo pubblico a infinite e perfette metamorfosi. Passa con tranquillità da nobildonna a procace e sensuale attricetta, dal ruolo di prostituta a regina, da buona a cattiva, fino a cattivissima. Protagonista del teatro napoletano, ha intessuto la sua carriera fra magia e mistero, legandosi professionalmente a grandi autori e grandi autrici e senza avere la minima idea di cosa fosse il look di un’attrice. Per questo piace: perché Isa Danieli, pur essendo la (più) grande interprete delle scene partenopee, ha sempre l’aria della tua dirimpettaia, intenta a cucinare e a riassettare la casa» [www.mymoves.it].