Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Sergio D’Elia

• Pontecorvo (Frosinone) 5 gennaio 1952. Politico. Leader dell’associazione “Nessuno tocchi Caino” (contro la pena capitale). Nel 2006 eletto alla Camera con la Rosa nel Pugno, nel 2008 Veltroni non ha ritenuto «politicamente opportuna» la sua presenza in lista: «Mi è stato chiesto un passo indietro, io ne faccio uno a lato, affinché possano vivere le ragioni e le speranze del Partito radicale (...) Chiederò la grazia a sua maestà Veltroni...».
• Ex terrorista di Prima linea, condannato a 25 anni di carcere (12 scontati) per l’assalto al carcere di Firenze del 28 gennaio 1978 che provocò la morte dell’agente di polizia Fausto Dionisi (non partecipò materialmente, ma secondo i giudici era a conoscenza del piano e non fece nulla per impedirlo). È iscritto al Partito radicale dall’86. Nel 2006 la sua nomina a segretario dell’ufficio di presidenza della Camera scatenò furiose polemiche. La vedova Dionisi: «Il “fine pena mai” vale solo per i nostri morti».
• Era sposato con Mariateresa Di Lascia, l’autrice di Passaggio in ombra, premio Strega postumo nel 1995, morta l’anno prima per un male incurabile a soli 40 anni. Adesso è sposato con Elisabetta Zamparutti, tesoriere del Partito radicale.
• Polemiche nel 2011 quando il suo nome finì tra i 156 papabili vincitori dell’Ambrogino d’Oro su proposta di Marco Cappato (Lista Bonino), depositata però fuori tempo massimo. Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia esercitò il suo diritto di veto e D’Elia fu escluso dalla lista.