Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Olga D’Antona

• (Di Serio) Roma 30 ottobre 1946. Politico. Deputato dal 2001 al 2013 (nel 2007, scioltisi i ds, scelse Sinistra democratica, poi, alla vigilia delle politiche 2008, è passata al Partito democratico con il quale è stata rieletta). Vedova del giuslavorista Massimo D’Antona, assassinato dalle Brigate Rosse il 20 maggio 1999.
• «Vorrei che si smettesse di pensare alle donne come a vedove, mogli, compagne, e le si considerasse per il lavoro che fanno. Ha mai sentito chiamare un uomo “vedovo”? Invece una donna che perde il marito è vedova per sempre. Metaforicamente, viene messa sulla pira, come in India».
• Molto critica con Piero Fassino quando – febbraio 2007 – volle Adriano Sofri alla presentazione della sua mozione (parlò di «una “ferita” nei rapporti con una delle più importanti istituzioni dello Stato, la magistratura») e con la sinistra intellettuale francese che si era opposta all’estradizione dell’ex terrorista Marina Petrella: «Basta con il mito francese della rivoluzione. Basta con le Fanny Ardant che esaltano i terroristi come Renato Curcio. Non sono eroi. Non c’è un briciolo di romanticismo in quell’immenso dramma chiamato terrorismo». È stata critica anche con il governo Monti, quando si cercò di ottenere l’estradizione dal Brasile di Cesare Battisti, parlò di «governo ondivago».
• Nel giugno 2007, durante il Gay Pride, partecipò alla partita tra politiche e lesbiche.
• Durissima, nel 2009, sulla decisione di concedere i domiciliari all’ex terrorista pentita Cinzia Banelli, condannata per l’omicidio del marito: «Non è sincera e ha parlato poco, è la peggiore di tutti. Ha sempre avuto un comportamento ambiguo e spregiudicato, finalizzato soltanto a ottenere i benefici di legge. Non è ammissibile che ci sia la possibilità di applicare il rito abbreviato a chi si è macchiato di reati che prevedono l’ergastolo. Ho anche presentato una proposta di legge, ma giace alla Camera... » (al Corriere della Sera, 15/4/2009).