Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Ilaria D’Amico

• Roma 30 agosto 1973. Giornalista tv. Ultime Il 22 giugno 2011 ha firmato un contratto in esclusiva con Sky per tre anni, abbandonando gli impegni con La7 dove conduceva Exit. In occasione delle elezioni politiche del 2013 ha condotto il talk show speciale Lo spoglio su SkyTg24, in cui intervistava diversi esponenti dei partiti. Il primo, lunedì 15, è stato Silvio Berlusconi, da lei incalzato con domande pungenti sul processo Ruby, sui costi della politica e i rimborsi elettorali e poi rintuzzato sulla lunghezza delle sue risposte: «Sei minuti di spot elettorale», si è lamentata. E lui: «Io sono venuto qui per fare spot elettorale. Pensa che sia venuto qui a farle la corte?». Alla fine, il Cavaliere ha salutato la conduttrice con queste parole: «Brava, complimenti. È sufficientemente cattiva». E il giorno dopo sul Web tutti hanno scritto: «La D’Amico ha massacrato Berlusconi, Santoro dovrebbe imparare da lei».
• Dal 2006 è fidanzata con l’immobiliarista Rocco Attisani, da cui, il marzo 2010, ha avuto un figlio di nome Pietro. Che madre è? «Una che non sa proprio dare le regole e cede con facilità. Se Pietro piange di notte, non resisto: lo prendo, me lo metto addosso, perfino se a quell’ora mi chiede di andare a giocare, lo assecondo. Ora, forse, cominciamo un po’ a correggerci, anche grazie a Rocco: non vorrei fosse troppo tardi». Ansie di madre? «Non sono ansiosa, anche se ora mi vengono paure che prima non avevo. Quando prendo un aereo scopro timori ignorati: “E se poi succede qualcosa, Pietro come fa?”. Mi assale sempre il pensiero di mio figlio» (a leiweb.it). Conduttrice di Sky calcio show e, dal 2007, di Exit (La7, in prima serata). «Anche se va di moda dirlo, io ho iniziato davvero per caso».
• Mora, occhi castani, gonna sopra il ginocchio, attillata di nero («Perché mi uniforma. È il sei con cui si passa sempre».). Sorridente, cordiale, fredda. «I miei genitori si sono separati quando avevo 2 anni. Sono cresciuta in una famiglia molto femminile: sorella, mamma, nonna, zie». • Nel settembre 2007 disse di non vedere il padre da molto tempo. Esami di Giurisprudenza portati a termine con la media del 29 (ma senza laurearsi), iniziò spinta da Renzo Arbore, amico di famiglia. «Protagonista di tante trasmissioni - da La Giostra dei Gol a Italia che vai - la sua consacrazione è arrivata con Sky Calcio Show: ogni domenica dalle 17 alle 19, intervistando gli sportivi del momento e commentando gli eventi del giorno, con uno stile determinato e aggressivo» (La Stampa).
• «A 23 anni mi ritrovo a fare televisione, io che studiavo giurisprudenza, e che da quando avevo quindici anni m’immaginavo sulla scia di Antonio Di Pietro. Quello che è successo a mia mamma (un infarto quando Ilaria aveva 21 anni) mi ha gettato nella realtà, cambiato le paure, che si sono limitate a un ambito specifico, la salute. Tutto il resto è solo un’apertura e una chiusura di porte».
• «È la storia di Circe che si ripete. Omaccioni scontrosi, fuoriclasse del turpiloquio e dell’anacoluto, che ancora fumano dalle narici, appena reduci dall’aver sbranato un arbitro o morso alla giugulare un giocatore, si trasformano al suo cospetto in devoti e anche un po’ bavosi babbei stilnovisti» (Giancarlo Dotto).
• «Realizza un sogno che accompagna, e ossessiona, la tv italiana da almeno un ventennio: la ragazza bella e conturbante come una show girl che si occupa di cose serie» (Aldo Grasso recensendo Exit).
• «Vulcanica e perfezionista nel lavoro, pigra e disordinata nella vita privata. Sogna giornate a “contemplare il soffitto come gli antichi romani”, ma lavora 12 ore al giorno. Colleziona “libri come oggetti” e ha saggi francesi che non leggerà mai» (Alessia Piovesan).
• «Più che una femminista sono una femminiana, una malinconica solare che ha nel bagno e nel dopopennica i momenti creativi migliori della giornata».
• «Mia nonna era cattocomunista, andava a messa ogni domenica poi insultava il prete che voleva benedirle la casa. Mia madre ha fatto il Sessantotto, mi ha educata con il dialogo. Così sono diventata testarda e a volte noiosa e indisponente, prima di dare ragione a qualcuno lo devo fare restare nel torto per qualche giorno. Non mi chieda chi ho votato l’ultima volta, non glielo dico. Ogni volta che spero in qualcuno, lui fa dell’altro» (a Dario Cresto-Dina).
• Pettegolezzi quando si seppe che aveva accettato un invito dell’ammogliato Alessandro Moggi («ho speso 10 mila euro per portarla a cena a Parigi, ho preso un aereo privato, albergo di lusso, ristorante favoloso, ma è andata buca», si lamentò lui in una delle tante intercettazioni pubblicate sui giornali ai tempi di calciopoli). Pettegolezzi sulla sua amicizia con Monica Bellucci, che frequenta dal 1993. «È una sorella per me. Ci siamo conosciute in Sardegna. Io facevo l’università, lei sognava il grande cinema. Da allora siamo inseparabili. Ci telefoniamo anche 10 volte al giorno. E quando è in Italia ci vediamo» (Vanity Fair).
Curiosità Alta un metro e 76, ha 40 di piede. Non rinuncia mai ai tacchi a spillo.
• Nel gennaio 2011 ha rivelato che tifa Lazio («Tutto è nato per un amore di gioventù. Lui era laziale ed io ho deciso di seguirlo»).
• Il 2 maggio 2012 è uscito il suo primo romanzo, Dove io non sono (Bompiani).
• Scaramantica «fino all’ossessione».
[Sull’agromento vedi anche Monica Bellucci].