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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Roberto D’Alessandro

• Firenze 19 giugno 1935. Manager. Ex sindco di Portofino
• Figlio di un generale dei Carabinieri, in gioventù pallanuotista, ha lavorato con Italsider, Zanussi, Pirelli, gruppo Fiat (dalla Fabbri a Publikompass). Etichettato come craxiano: «Fu il leader del garofano a imporlo nel 1983 alla guida del Consorzio del porto di Genova. E sempre lui a dirottarlo, a cavallo fra il 1988 e il 1989 alla cloche degli elicotteri Agusta. E proprio l’accusa di aver distribuito bustarelle al Psi portò D’Alessandro dal suo rustico a Portofino (di cui è stato strategicamente per anni il sindaco) dritto dritto in carcere su richiesta degli allora dei pm di Mani pulite Pier Camillo Davigo e Antonio Di Pietro» (Teodoro Chiarelli).
• Nel 2006 è fortemente voluto dal sindaco Letizia Moratti come amministratore delegato della Sea (società degli aeroporti milanesi). Dopo solo un paio di mesi, Palazzo Marino revocata la nomina, incompatibile con i suoi precedenti giudiziari. Quindi la Moratti prova invano a riservargli l’incarico di direttore generale.
• Nel 2009 si ricandida come sindaco di Portofino (la prima volta dal’75 all’85), perde per soli quattro voti contro il trentenne Giorgio D’Alia.
• Detto da Giampaolo Pansa «mutanda celeste» (per via di una disquisizione su slip e boxer pubblicata su Capital).