30 maggio 2012
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Biografia di Roberto Herlitzka
• Torino 2 ottobre 1937. Attore. Diplomato all’Accademia d’arte drammatica Silvio D’Amico, si forma artisticamente alla scuola di Orazio Costa. In teatro interpreta soprattutto i grandi classici (Shakespeare, ˇCechov, Molière).
• Al cinema visto tra l’altro in Buongiorno notte di Bellocchio(2003), in cui interpretava Aldo Moro, film che gli è valso il Nastro d’argento come miglior attore protagonista e il David di Donatello come miglior attore non protagonista. Tra gli ultimi film: I demoni di San Pietroburgo (regia di Giuliano Montaldo 2008), Il rosso e il blu (di Giuseppe Piccioni 2012), che gli è valso il Premio Vittorio Gassman come miglior attore protagonista al Bari International Film Festival l’anno successivo e La grande bellezza (Paolo Sorrentino 2013, vincitore del Premio Oscar 2014 come miglior film straniero). In tv guest star nella serie Boris, a teatro in Solo Rh di Vitaliano Trevisan e Edipo a Colono (regia di Ruggero Cappuccio). «Quando ho fattoRe Lear, a Verona, il produttore mi confessò che seAlessandro Preziosi, l’interprete di Rivombrosa, non avesse accettato, lo spettacolo non si sarebbe realizzato. Il suo nome in cartellone è una garanzia, il mio no». Nel 2009 recitò in Elisabetta II, con la regia di Teresa Pedroni e nel 2013 in Io, Arlecchino (regia di Matteo Bini); nel gennaio 2014 è stato la voce narrante de Il soccombente di Bernhard (regia di Nadia Baldi) (Magda Poli) [Cds 14/1/2014].
• Suo cavallo di battaglia in teatro un Ex Amleto sua riscrittura da Shakespeare, ripreso periodicamente con la regia di Ruggero Cappuccio.
• «Stimato e amato da tutto il teatro» (Rodolfo Di Giammarco), «faccia un po’ così, austera, nobile, dolente, anomala come il suo cognome (è nato a Torino da famiglia cecoslovacca)» (Giuseppina Manin).
• «Nei miei spettacoli ho preferito compagnie autonome, off, per fare quello che mi piaceva. Il testo deve avere un valore letterario, una sua necessità, una parte piena di senso. Ho aderito con questa mentalità anche al poco cinema che ho fatto, dove tutto deve essere credibile, e non metafora come in teatro. Il cinema della Wertmüller, di Piscicelli, di Fabio Rosi, di Faenza, di Studio Azzurro o di Bellocchio».
• «La mia attività più costante, solo di recente un po’ venuta meno, è trascrivere subito i sogni che faccio di notte» (a Rodolfo di Giammarco) [Rep 5/2/2012].
• Sposato con Chiara dal 1968.