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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Paolo Hendel

• Firenze 2 gennaio 1952. Attore. Comico. «Simpatico, ribaldo, amante del parlare grasso e schietto che non disdegna però la raffinatezza lessicale, a patto che sia pronta a precipitare nell’abisso semantico della parolaccia possibilmente con echi coprofonici» (Magda Poli).
• Laureato in Lettere, poi garagista, agente investigativo e guardiapesca. Ha esordito nello spettacolo scrivendo monologhi comici per il teatro come Via Antonio Pigafetta Navigatore (1981). Il suo esordio al cinema avviene con A ovest di Paperino(Benvenuti 1981). Tra i suoi film: La notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani (1982), Speriamo che sia femmina (Monicelli, 1986), Il ciclone (Pieraccioni, 1996).
• Intensa attività teatrale, soprattutto attraverso monologhi da lui diretti e interpretati. Di recente: Non ho parole (2005) e Il bipede barcollante (2006) entrambi scritti con Piero Metelli e la collaborazione di Sergio Staino. Allo Zelig nel 2008 con Dall’Homo Erectus all’Homo Semipiegatus.
• Lavora in televisione dal 1987. Da ultimo ha condotto la trasmissione Second Italy sul canale Sky Comedy Central (2007).
• «Ha toccato l’ebbrezza del successo di massa grazie a Italia Uno, partecipando alla trasmissione satirica Mai dire gol, nel ruolo dell’imprenditore Carcarlo Pravettoni, capitalista senza cuore, infanticida convinto, e candidato sindaco di Milano, che annunciava via etere il suo programma politico in questi termini: “Tratterò Milano come un’impresa, la prima cosa che faccio l’intesto a mia moglie”» (Pietrangelo Buttafuoco).
• «È vero che chi semina raccoglie, ma è anche vero che chi raccoglie si china e a chinarsi lo si prende facilmente nel culo» (Carcarlo Pravettoni).
• «È il miglior rappresentante dell’età della crisi» (a proposito di Carcarlo Pravettoni) [Cds 17/10/2012].
• Nel 2009 in scena con Il tempo delle susine verdi, nel giugno 2010 era il cerusico Jacopo nello spettacolo Amici miei… Come tutto ebbe inizio, messo in scena a Cinecittà.
• Sposato con Valeria, un figlio. Diventare padre a tarda età, a 57 anni, lo ha «rincretinito dal troppo amore» (a Livia Grossi) [Cds 11/3/2009].