Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Alex Infascelli

• Roma 9 novembre 1967. Regista. «A 14 anni sono andato in America, ho fatto il musicista, il caso ha voluto che la Propaganda Film mi prendesse come assistente, sono tornato in Italia e sono entrato nel cinema passando dai videoclip».
• «Musicista e regista da sempre attento a realtà turbate e controverse» (Giuseppina Manin) [Cds 7/1/2009], a partire dagli anni Novanta ha diretto più di 40 video musicali. Tra i suoi film: Almost blue (2000, premiato con David di Donatello e Nastro d’argento) e Il siero della vanità (2004); nel 2006 autore di H2Odio, thriller-horror distribuito direttamente in edicola con la Repubblica e L’espresso. Veejay di Mtv, ha presentato Brand New, trasmissione sulla musica emergente. Per la televisione ha curato la regia della serie in otto episodi Donne assassine (diretta insieme a Francesco Patierno e andata in onda su Fox Crime nel 2008), premiata al Roma Fiction Fest 2009, e della miniserie in due puntate Nel nome del male (trasmessa su Sky Cinema nel 2009), sul mondo del satanismo italiano.
• «Fin da bambino si divertiva a giocare con la moviola, montando insieme gli scarti dei film più diversi prodotti dal padre Roberto, figlio a sua volta di Carlo, mitica figura di cineasta creativo e disordinato, patriarca di una numerosa dinastia cinematografica» (Franco Montini).
• «Più che figlio, sono orfano d’arte, visto che mio padre Picchio è morto che avevo 9 anni» (a Maria Pia Fusco).