30 maggio 2012
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Biografia di Ferdinando Imposimato
• Maddaloni (Caserta) 9 aprile 1936 - Roma 2 gennaio 2018. Magistrato. Avvocato. Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione.
• «Ha vissuto da testimone e protagonista fatti criminosi e processi tra i più importanti e clamorosi della storia. Giudice istruttore per l’attentato al Papa, il delitto Moro, l’assassinio di Vittorio Bachelet, l’attentato al Comitato provinciale della Dc di piazza Nicosia a Roma, il caso di Michele Sindona. Si è anche occupato di 70 sequestri di persona, nel periodo più drammatico e sanguinoso. Riesce a liberare diversi ostaggi, tra cui Giovanna Amati, il costruttore Apolloni e Mirta Corsetti, una bambina appena undicenne. Contro il crimine organizzato, contro la famigerata “Banda della Magliana”, contro la mafia e la camorra, la sua militanza è stata in prima linea, tanto che nell’84 il settimanale francese Le Point lo definisce “uomo dell’anno”. Nell’86 deve lasciare la magistratura, proprio a causa delle continue minacce di Cosa Nostra e dei terroristi, divenute una tragica realtà con l’uccisione di suo fratello Giuseppe. L’anno dopo viene eletto al Senato, tra gli indipendenti di sinistra. Vi resta per tre legislature, entrando a far parte della commissione antimafia» (Ernestina Miscia).
• Amico di Clementina Forleo. Sulle voci che l’avesse avvisata di complotti ai suoi danni a margine delle indagini sulla scalata Unipol/ Bnl, vedi Mario Delli Priscoli.
• Dal 2001 al 2008 ha regolarmente collaborato alla trasmissione televisiva Forum (Rete 4 e Canale 5), in qualità di giudice arbitro.
• Candidato ufficiale del Movimento 5 Stelle per il Quirinale nel 2015, in seguito alle cosiddette “Quirinarie”, le consultazioni online svolte dagli iscirtti al Movimento per individuare il loro candidato alla Presidenza della Repubblica. Era risultato quinto alla Quirinarie del 2013.
• Negli ultimi anni si è più volte speso in attestazioni di apprezzamento e di simpatia per Beppe Grillo e la sua attività politica, fino a dichiarare di averlo votato e di esser pronto a votarlo ancora.
• Sostiene le teorie del complotto sul presunto ruolo degli Stati Uniti negli attentati dell’11 settembre 2001.
• Negli ultimi anni ha pubblicato alcuni libri dal taglio sensazionalistico su alcuni dei più eclatanti e misteriosi casi italiani del dopoguerra: presso Newton Compton sono usciti La Repubblica delle stragi impunite. I documenti inediti dei fatti di sangue che hanno sconvolto il nostro Paese, L’Italia segreta dei sequestri. Dal caso Moro a Emanuela Orlandi, le inchieste shock del giudice delle verità scomode e I 55 giorni che hanno cambiato l’Italia. Perché Aldo Moro doveva morire? La storia vera. Quest’ultimo, dopo aver destato grande scalpore con clamorose rivelazioni circa il coinvolgimento nel sequestro Moro dei servizi segreti di mezzo mondo (dalla Cia al Kgb, dall’Mi5 alla Stasi al Mossad) e di alcune tra le più alte cariche dello Stato italiano (Andreotti e Cossiga su tutti), autorevolmente promosse a «definitiva conferma e certezza» dal giudice di Cassazione Antonio Esposito nella prefazione del libro, si è poi rivelato totalmente infondato, in quanto esclusivamente basato sulla testimonianza di un millantatore, l’ex brigadiere della Guardia di Finanza Giovanni Ladu, indagato per calunnia dalla Procura di Roma.
• Nell’ultimo video postato sul suo profilo Facebook il suo testamento politico: «Gli obiettivi che un Paese civile deve perseguire sono l’eguaglianza dei diritti sociali e la solidarietà, compito non solo della Repubblica ma di tutti i cittadini verso i più bisognosi. Tutti devono poter accedere ai principali diritti sociali, fra questi il diritto a fare politica, ad accedere al Parlamento come avveniva in passato quando i vari Di Vittorio e Lama portavano avanti la politica di riscatto dei lavoratori».