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 2012  maggio 30 Mercoledì calendario

Biografia di Enzo Iacchetti

• Castelleone (Cremona) 31 agosto 1952. Attore. «Lei gli diceva: “Se tu m’amassi...”. Poi gli scriveva: “Se tu m’amassi...” Gli sussurrava: “Se tu m’amassi...”. Lui le rispose: “Ma no che non t’amasso!”».
• Noto soprattutto come conduttore di Striscia la notizia, in coppia con Ezio Greggio dal 1994: «Arrivo verso le 6 in studio, mi faccio la barba, a volte mi scurisco la tinta, alle 7 scelgo l’abito. Alle 7.20 arriva Ezio, qualche anno fa arrivava verso le 8.22. I siparietti nascono lì per lì, anche perché leggiamo il copione all’ultimo minuto». Tormentoni: «Quello a cui sono più legato è “bau bau micio micio”, quello di Ezio è senz’altro “è lui o non è lui, cerrrto che è lui”» (a Franco Renato).
• Figlio e nipote di contadini, casa a Luino, «dopo una gavetta amatoriale su e giù e tric e trac dall’Italia alla Svizzera, il cabaret del mitico Derby milanese mi ha fatto incrociare il primo mito, Gaber; poi mi sono buttato in due farse del Grande Maestro, Dario Fo» (a Claudia Provvedini).
• «La mia prima volta al Maurizio Costanzo Show nel 1990. Mi ha salvato la vita: è stato l’unico a darmi una chance. Ci ho provato per 19 anni: il cabaret al Derby, pizzerie, matrimoni. Negli anni Ottanta funzionavano i personaggi, dal Paninaro a Vito Catozzo, e io non riuscivo a trovarne uno, mi mancava l’idea. Costanzo si annoia in fretta, allora gli proposi le canzoni bonsai, brani surreali di pochi secondi. Su quel palco, poi, da Sgarbi a Zecchi, erano tutti aggressivi. Ho pensato di distinguermi: voce gentile, tono ossequioso, occhi sgranati. Anche nella realtà sono timido, schivo. Non ho mai pensato che sarei diventato famoso raccontando barzellette sporche: piuttosto avrei fatto il ragioniere tutta la vita» (ad Andrea Laffranchi).

• Autore di libri comici (tra cui Il pensiero bonsai, Mondadori, 2002), spettacoli teatrali (protagonista di due farse del Teatro dei Filodrammarici di Dario Fo nel 1989-1990) e canzoni: dopo il debutto nel 2009 con l’album Chiedo scusa al signor Gaber, nel 2011 disco d’oro con Acqua di Natale e nel 2012 premio Mike Buongiorno al Festival della canzone italiana di New York. Qualche sit com in tv tra cui Il mammo, Medici miei e Benedetti dal Signore che nel 2004 gli valse il Telegatto. Grande successo con il musical The producers di Mel Brooks (2005). Da ultimo visto al cinema in Mi rifaccio vivo (Sergio Rubini, 2013) e Un fantastico via vai (Leonardo Pieraccioni, 2014).
• Consigliere comunale Pci in gioventù, nel 2013 rivelò di aver votato M5S.
• «Sento che mi manca sempre un pezzo per essere quello che voglio diventare. Uno che non deve più dimostrare tutto e sempre. Se posso esagerare, uno alla Grillo, o Gaber» (ad Antonio Dipollina).
• Un figlio di nome Martino nato nel 1985, avuto con l’ex moglie Roberta due anni prima del divorzio, nel 1987. Una lunga storia con l’ex velina Maddalena Corvaglia. Novella 2000 scrisse che lui l’aveva lasciata infastidito dalle foto che la immortalavano sul calendario 2007 del mensile Max: «Sarà difficile che io possa innamorarmi ancora, anche perché ho capito che un uomo innamorato serve soltanto a se stesso e al suo egoismo».

• Interista.
• Vive da molti anni a Luino. Aveva un cane, Willy, spesso presente sul bancone di Striscia, morto nell’estate del 2010. Ora ha adottato un altro cane di nome Lucino.