28 maggio 2012
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Biografia di Claudio Burlando
• Genova 27 aprile 1954. Politico (Pci, Pds, Ds, Pd). Già presidente della Regione Liguria (2005-2015). Genoano. Dalemiano. Laureato in Ingegneria elettronica, lavorò nel settore della ricerca della Elsag Bailey. Iscrittosi al Pci nel 1975, fu consigliere comunale, vicesindaco e, dal 1990 al 1993, sindaco di Genova. Alla Camera dal 1996, fu ministro dei Trasporti nel Prodi I (1996-1998).
• «Sui documenti di suo nonno Emanuele c’è scritto facchino, perché la lingua della burocrazia italiana non prevede il termine camallo. Da ragazzo faceva ginnastica con il famoso cantautore Ivano Fossati e frequentava la stessa scuola di Massimo D’Alema “che però non conoscevo, alla politica sono arrivato più tardi, nel 1975; mi iscrissi al Pci negli anni della massima spinta. La mia è una generazione che ha cominciato a far politica con Enrico Berlinguer...”. Schivo, appartato, quasi brusco, ricorda con pacate parole la sua disavventura giudiziaria del 19 maggio del 1993, quando era sindaco di Genova e fu incarcerato per abuso d’atti d’ufficio riguardo alla costruzione di un sottovia, accusa da cui fu riconosciuto completamente innocente» (Patrizia Carrano).
• Si commuove fino alle lacrime ascoltando l’“Internazionale”.
• Da ministro dei Trasporti definì “ottocentesche” le ferrovie italiane e fu autore del primo decreto che stabiliva il trasferimento dei voli da Linate a Malpensa. Si dichiarò favorevole alla minipatente per i motorini.
• In visita a Cuba nel 2002, in occasione di un invito del vicepremier Lage si ritrova a sorpresa a cena con Fidel Castro.
• «“Claudio è bravo”, disse una volta l’allora premier D’Alema, “è il migliore dei nostri in Liguria, peccato che porti iella”, tutti quei treni che avevano preso a scontrarsi quando lui era ministro dei Trasporti...» (Jacopo Iacoboni).
• Beccato il 16 settembre del 2007 in auto contromano sulla rampa della superstrada degli Erzelli (Genova) che porta allo svincolo dell’A10, ebbe la patente sospesa per un anno, 10 punti di decurtazione, una sanzione pecuniaria da 3.500 euro e il fermo dell’auto per 3 mesi. Polemiche perché agli agenti della polizia che l’avevano fermato mostrò un tesserino da deputato scaduto.
• Ulteriori polemiche (e mozione di sfiducia, respinta, in Consiglio regionale) quando si seppe che al momento dell’infrazione era al volante di un’auto di Franco Lazzarini, presidente di Italbroker, prima società italiana di brokeraggio (assicura Camera e Senato): «Voglio sapere se è lecito che il presidente della Regione guidi l’auto di proprietà di una società privata, se è normale che viva in casa dello stesso imprenditore che ha vinto le gare per l’assicurazione di aziende pubbliche come Aster e Amt», l’attaccò Sandro Biasotti, ex presidente della Regione Liguria. «Conosco Lazzarini da quando avevamo tre anni e giocavamo insieme, non l’ho mai favorito in nulla e se Biasotti ritiene che lo abbia fatto si rivolga in Procura, non ho nulla da nascondere», replicò Burlando prima di spiegare che, da poco separato dalla moglie, era ospite dell’amico. Raffaele Niri: «Il personale diventa politico. “Dalla vita ho avuto tante cose – sbotta il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando – Sono stato ministro, sono stato sindaco, sono presidente della Regione. Ma la cosa più importante è che io possa continuare a guardare Francesco negli occhi”. Francesco ha quasi diciassette anni, Burlando e sua moglie l’hanno adottato quando era un frugoletto, ora vive con lei nella bella casa di Albaro».
• Nel dicembre 2007 è stato accusato da Edoardo Berti Riboli, presidente della Società ligure di chirurgia, di aver fatto aprire un sovradimensionato reparto di foniatra presso l’ospedale San Martino di Genova quale ringraziamento alla dottoressa che curò suo padre: «Si è comportato come un dittatorello sudamericano». Burlando ha replicato: «Attacco di cattivo gusto. È vero che mio padre è stato curato in quel reparto, ma questo mi ha fatto soltanto capire quanto sia importante».
• Nel 2008 subisce critiche da An per presunti fondi della Regione Liguria devoluti alla Fondazione De André per la ristrutturazione di Palazzo Grillo, destinato a diventare sede della Fondazione.
• Insieme al sindaco di Genova, Marta Vincenzi, rinnova la richiesta per l’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare sul blitz delle forze dell’ordine alla scuola Diaz durante il G8 genovese del luglio 2001.
• Da sempre sostenitore del dialetto, nel 2009 propone l’istituzione di corsi di genovese nelle scuole.
• Appoggiato dall’Udc di Pier Ferdinando Casini nella corsa alla rielezione a presidente della Regione Liguria.
• Assente il primo giorno del Consiglio regionale ligure, ufficialmente per “motivi personali”, era andato per funghi in Rondanina: «Non ho fatto il bunga bunga, sono andato a trovare i miei parenti a Rondanina con mio figlio. È abbastanza normale che una persona si prenda un giorno libero in un mese, visto che dalla ripresa ho ben sei fine settimana occupati. Se poi è stagione di funghi, andiamo anche a raccoglierli». (Aldo Grasso) [CdS, 15/9/2013]
• Riconfermato governatore della Liguria, lascia decidere ai medici in merito alla Ru486: «Sulla Ru486 ha già deliberato l’Agenzia italiana del farmaco, c’è la legge 194 che regola il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza, c’è stata un’indagine parlamentare, ritengo che spetti ai medici attuare quanto previsto e decidere come usare la pillola abortiva, non a un presidente di Regione». (Virginia Piccolillo) [CdS, 2/4/2010]
• Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) bocciò gli spot pagati dalla sanità ligure in periodo elettorale perché trasmessi in violazione della par condicio.
• Rientra nella top ten dei governatori più pagati d’Italia (10.117 euro al mese). Quarto governatore più amato d’Italia dopo Zaia, Errani e Formigoni (anno 2011).
• Definisce la Tav Torino-Lione “un’operazione inutile”.
• Si dimostra critico nei confronti del progetto di tagli alle provincie del governo (2011).
• In lacrime per il disastro ambientale che colpisce le Cinque Terre, dichiara: «Questa è gente tosta, ce la farà a tirarsi su».
(Marco Imarisio) [CdS, 28/10/2011]
• Nel dicembre 2011 intercettata una busta a lui indirizzata contenente un proiettile.
• Nel 2012 il suo nome è coinvolto nell’inchiesta sul crac di Festival Crociere Spa.
• Stanziò 10.000 euro per festeggiare pubblicamente gli ottant’anni di Don Gallo.
• Nel 2012 la Regione Liguria da lui guidata esprime parere positivo rispetto all’ampliamento della centrale a carbone di Vado Ligure (partecipata al 39% dalla Sorgenia di Carlo De Benedetti), da più parti accusata di essere la causa di morti e malattie respiratorie e cardiovascolari nel territorio circostante.
• Dopo le dimissioni per avviso di garanzia per abuso d’ufficio e truffa di Marilyn Fusco, assessore all’urbanistica e vicepresidente della Regione Liguria, ne apprezza pubblicamente la “sensibilità politica”.
• In merito agli scandali legati all’Italia dei Valori dichiara: «I partiti con meno radici, come l’Idv, faticano a darsi una struttura. Così, in alcuni casi sbagliano a scegliere la propria classe dirigente». (Marco Imarisio) [CdS, 31/10/2012]
• Nel 2013 si batte perché Ansaldo Energia passi sotto le insegne di Cassa depositi e prestiti.
• Sempre nel 2013 lancia un appello ai 17 consiglieri di indirizzo della Fondazione Carige che vogliono sfiduciare il presidente Flavio Repetto: «Se questa fase di turbolenza continuerà la Liguria rischia di perdere la sua banca» (Erika Dellacasa) [CdS, 17/10/2013]