28 maggio 2012
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Biografia di Renato Bruson
• Granze (Padova) 13 gennaio 1934. Baritono.
• Studi al Conservatorio di Padova con Elena Fava Ceriati, esordio nel 1961 al Teatro Sperimentale di Spoleto (il Conte di Luna nel Trovatore), debuttò al Metropolitan nel 1968 sempre col Trovatore, cui fece seguito Lucia di Lammermoor, alla Scala nel 1972 con Linda di Chamounix, al Covent Garden nel 1976 con Un ballo in maschera (faceva Renato, sostituì Piero Cappuccilli).
• Specialista in opere di Giuseppe Verdi e Gaetano Donizetti. «Baritono verdiano non come si intendeva, o meglio, si fraintendeva negli anni Cinquanta e Sessanta. Ma baritono verdiano come inteso e voluto dal compositore stesso» (Christian Springer).
• «Un veneto che però sembra avere preso un po’ del tono frizzante e deciso delle terre del Lambrusco» (Claudia Provvedini).
• «Sono stato fortunato, ho trovato direttori d’orchestra e registi che hanno compreso e assecondato le mie intenzioni, spronato a migliorarmi. Ho ricordi bellissimi di studio, di riflessioni: negli anni 1964-65, per esempio, con Tullio Serafin nel Ballo in Maschera, fu una concertazione, la sua, sapiente, da grande vecchio. Poi vennero Antonino Votto, Francesco Molinari Pradelli e altri autorevoli direttori. Ricordo con grande affetto i giorni in cui fui ospite di Tito Gobbi: andai per chiedergli consigli interpretativi e lui mi tenne con sé ben sette giorni. Erano consigli preziosi, spero di averne fatto tesoro. Oggi lavoro con giovani artisti, che potrebbero essere tutti miei figli, ma pochissimi vengono a chiedere consiglio».
• Continua a cantare: negli ultimi anni visto nei panni di Giorgio Germont padre e di Scarpia (nella Traviata di Liliana Cavani e nella Tosca di Franco Zeffirelli), poi Carlo Geràrd in Andrea Chénier di Daniel Oren, Falstaff di Zeffirelli ecc.
• Ha sposato la costumista Tita Tegano, che gli ha dedicato il libro Quarant’anni recitar cantando, ricco di vecchie foto (Editoriale Pantheon, 2001). Vivono tra Roma e Este. Senza figli. Nel 2011, in omaggio ai suoi 50 anni di attività artistica, è uscito il libro fotografico Renato Bruson: il volto, il gesto, il passo (Grafiche Step Parma), curato sempre dalla moglie.• Ha un rapporto conflittuale con il critico Paolo Isotta (vedi) e una volta tentò di strozzarlo.