28 maggio 2012
Tags : Valeria Bruni Tedeschi
Biografia di Valeria Bruni Tedeschi
• Torino 16 novembre 1965. Attrice. Tra i suoi film: La seconda volta (1995) e La parola amore esiste (1998) entrambi di Mimmo Calopresti.
• Figlia del compositore Alberto e dell’attrice Marisa Borini, sorella di Carla (sorellastra, se è vero che quest’ultima è nata dalla relazione extraconiugale della madre col pianista Maurizio Remmert), «bella voce foneticamente non allineata, modi eleganti, sorriso contagioso, una carriera molto parigina» (Maurizio Porro). Un fratello, Virginio, morto di Aids nel 2006.• «Per cinque anni, l’attenzione dei giornali era così morbosamente concentrata sulla vita di mia sorella che qualunque cosa io facessi, il mio lavoro passava in secondo piano o diventava una scusa per parlare di lei. Ricordo che venni in Italia per uno spettacolo di Patrice Chéreau, mi fecero un’intervista e il titolo era “La sorella di Carla Bruni fa teatro”. Niente di grave, un po’ di irritazione che passa in cinque minuti» (Paola Jacobbi) [Vanity Fair 16/10/2013].
• «Ha una bellezza sofisticata, non prepotente. Il carattere è esageratamente schivo, quel tipo di persona che fai fatica a capire com’è dentro perché se superi un certo limite con le domande si chiude a riccio e fugge» (Claudia Carucci).
• «Quando recito lavoro sulla mia infanzia. I traumi, le paure, gli amori più grandi, le gioie e le delusioni vengono tutte da lì. È impensabile tagliare questo filo con il mio passato».
• Regista, ha diretto È più facile che un cammello... (commedia finanziata in parte dall’ex fidanzato Mimmo Calopresti, racconta la storia della sua famiglia), Actrices e Un castello in Italia («emotivamente autobiografico»). In tutti e tre ha voluto nel cast la madre: «Fa l’attrice solo perché gliel’ho chiesto io, non gliene importa niente se si vedono le rughe e quando le dico che una cosa fa schifo la prova in un altro modo. Ha quell’atteggiamento nonchalant e conviviale che si racconta avesse Marcello Mastroianni» (Jacobbi, cit.).
• «Quando sono dietro la cinepresa provo una sensazione meravigliosa, quasi materna, di forza mista a dolcezza. Più che dirigere mi piace guidare, creando un rapporto che coinvolge tutta l’equipe».• «L’attore è più infantile, egocentrico, bisognoso d’affetti e attenzioni. Il regista è più adulto e consapevole. Così quando mi sento più salda scelgo il primo, mi occupo degli altri, li guardo, li amo. Quando ho bisogno di essere amata, preferisco il secondo».
• «Ho ricevuto un’educazione cattolica, ma Tedeschi è un nome ebreo del nord Italia. Mio nonno paterno si è convertito durante la guerra sposando una donna cattolica».• Ex compagna dell’attore francese Louis Garrel (Parigi 14 giugno 1983), insieme hanno adottato una bambina senegalese, Céline.