28 maggio 2012
Tags : Enrico Brizzi
Biografia di Enrico Brizzi
• Bologna 20 novembre 1974. Scrittore. Ex bassista della band amatoriale Le anatre. Autore nel 1994 di Jack Frusciante è uscito dal gruppo, tradotto in 24 paesi, un milione di copie vendute in Italia. Poi, due anni dopo, Bastogne. Nel 2006 ha scritto testi per Frida Frenner (Jack Punk, con Giovanni Cattabriga) e per De Glaen, Frida X e Santo Niente, dei quali è stato anche voce recitante. Altri libri: nel 2007 Il pellegrino dalle braccia d’inchiostro (Mondadori); nel 2009 La nostra guerra (Baldini Castoldi Dalai); nel 2010 La vita quotidiana in Italia ai tempi del Silvio (Laterza); nel 2012 Lorenzo Pellegrini e le donne (Italica Edizioni); nel 2013 L’arte di stare al mondo (Mondadori Electa) e O la va o la spacca. Una commedia nera (Barbera).
• È direttore editoriale della casa editrice Italica Edizioni, fondata con lo scrittore Samuele Zamuner.
• Polemiche perché la versione aggiornata della Garzantina-Letteratura, uscita nel 2007, non ha incluso il suo nome.
• «Brizzi è uno scrittore, certamente, ma da tempo è anche un performer, una sorta di “rapper”, se ci si consente una piccola forzatura, che mescola letteratura e rock’n’roll, e lo fa con intelligente tempismo, mettendo insieme le due cose, pubblicando un cd intitolato Nessuno lo saprà (registrato con i Frida X, “reading per voce e rock’n’roll band”, come recita il sottotitolo), e un libro intitolato Nessuno lo saprà» (Ernesto Assante).
• Ama fare viaggi a piedi. Per celebrare in 150 anni dell’unità d’Italia ha attraversato l’Italia da nord a sud attraverso sentieri e strade secondarie (duemilacentonovantuno chilometri in 90 giorni), pubblicato un reportage su Rolling Stone e scritto un libro, Gli Psicoatleti. «Ogni tragitto ha un tema che lo mette in chiave. Non si parte mai per fare una camminata e basta, si parte sempre per fare un viaggio dentro di sé, un viaggio per scoprire come si sa stare con gli altri. È facile a 11 anni condividere lo spogliatoio con i compagni della squadretta di calcio, ma è ancora più bello saperlo fare a 38» (Matteo Maresi) [Rolling Stone 4/3/2013].
• Nel 2014, a vent’anni dalla sua iscrizione, si laurea a Bologna in Scienze della comunicazione con una tesi sulla rappresentazione mediatica del tifo ultrà.
• Quattro figlie: Cloe (2004), Maia e Altea (2005), e Flora (2012).