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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Alex Britti

• (Alessandro) Roma 23 agosto 1968. Cantante. Chitarrista. Primo cd singolo Quello che voglio (1996), primo grande successo Solo una volta (1998), nel 1999 vinse a Sanremo nella categoria nuove proposte (Oggi sono io), nel 2001 fu 7° tra i big (Sono contento), nel 2003 2° (7000 caffè). Nel 2006 di nuovo al Festival con Solo con te, nel 2015 con Un attimo importante.
• «Avevo sei anni. La scalinata della chiesa di Monteverde il pomeriggio si riempiva di ragazzi con la chitarra: suonavano Edoardo Bennato, Ivan Graziani, Fabrizio De André, Francesco De Gregori. Ero rapito, affascinato dalla chitarra e dall’individualità che permetteva. I miei mi regalarono una Eko Junior, quelle piccole, da bambini. Per un anno ci ho giocato, la suonavo come un tamburo. Poi un prete, che dava lezioni di chitarra per coinvolgere i ragazzi nella messa cantata, m’insegnò i primi accordi: un anno dopo ero insieme a lui a insegnare agli altri ragazzini. A dieci anni ho cominciato a suonare nei gruppi. A sedici un amico fonico, che aveva uno stereo spettacolare a casa, mi registrò un album di David Lindley, rock tex-mex, e lì ho scoperto l’assolo alla chitarra elettrica che per me fu come scoprire la Luna. Ho subito comprato la chitarra elettrica, mi sono chiuso dentro casa per mesi: ho preso Moonflower di Santana, un doppio live, e l’ho imparato a memoria. Poi con Cold shot di Steve Ray Vaughan ho scoperto il blues, Muddy Waters, John Lee Hooker, Jimi Hendrix».
• «I primi tempi in cui suonavo facevo solo blues, finché mi sono accorto che la mia musica aveva una bella componente melodica. Insomma, ho scoperto che mi piacevano le canzoni e ho ricominciato a frequentarle. Nelle serate tutti badavano solo alla musica, mi guardavano le mani, mi chiedevano gli accordi che usavo, e così ho sentito il bisogno di scrivere dei testi e raccontare le mie sensazioni».
• «A me piace mescolare molti ingredienti. L’insalata mista di rock, pop, jazz e blues, il minestrone in cui nuotano Jimi Hendrix, Eric Clapton, Thelonious Monk, Fatboy Slim e anche Barry White e Lando Fiorini, che erano gli idoli dei miei genitori, è la ricetta ideale».
• Nel 2006 ha tenuto una serie di concerti-evento in tutta Italia con Edoardo Bennato. Poi ha pubblicato l’album Mtv Unplugged: Alex Britti (secondo italiano, dopo Giorgia) a cui è seguito un tour in tutta Italia. L’ultimo disco, Bene così, nel 2013, a quattro anni di distanza dal precedente (.23, del 2009): «Fortuna che non soffro di ansia da prestazione. Dalla mia ho che non mi sono mai fermato: ho dato lezioni di chitarra, fatto un tour di jazz con Stefano Di Battista, sono finito anche in Francia e Olanda a suonare blues in club dove nessuno mi conosceva, per capire che non avevo perso “gli occhi della tigre” di cui si parlava in Rocky. Ho imparato a “seminarmi”: a seguire i tempi artistici, e non quelli commerciali» (a Lavinia Farnese) [Vty 12/6/2013].
• Nel gennaio 2013, con Mel Gaynor e Ged Grimes dei Simple Minds, ha tenuto a Roma un concerto dedicato al chitarrista Jimi Hendrix.
• Da anni va dall’analista: «Di strizzacervelli ne ho cambiati diversi. Per sconfiggere gli attacchi di panico in volo. Li ho da un Olbia-Roma col cuore a mille, datato 24 dicembre 1991» (Farnese, cit.).
• Fidanzato con Letizia, studentessa di Economia, più giovane di lui di vent’anni. Una storia di un anno con Luisa Corna.
• Bravo ai fornelli, ama cucinare il pesce. Uno dei suoi piatti preferiti è il polpo con le patate. Spesso, va al ristorante “Porticciolo” di Fiumicino dello chef Gianfranco Pascucci.