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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Nancy Brilli

• (Nicoletta) Roma 10 aprile 1964. Attrice. Tra i suoi film: Compagni di scuola (1988, regia di Carlo Verdone), Italia-Germania 4-3 (1990, Andrea Barzini). Grande successo con le serie tv Commesse e Il bello delle donne. Nel 2016 è in coppia con l’ex marito Massimo Ghini nella fiction di Canale 5 Matrimoni e altre follie. «Bionda con gli occhi gialli, e una faccia felina alla Shirley McLaine» (Egle Santolini).
• «Orfana, sono cresciuta con la nonna paterna, una donna molto dura: a un certo punto mi fece rasare i meravigliosi capelli biondo platino, che erano boccoli e lunghi fino al sedere. Non gliel’ho mai perdonato. I capelli erano il ricordo più vivo che avevo di mia madre, che passava le ore a spazzolarli e a massaggiarli con il balsamo. Così sono diventata una ragazzina insicura, chiusa e invidiosa della felicità altrui, mio fratello mi soprannominò “la furibonda”. Solo facendomi aiutare da uno psicoterapeuta ho curato la rabbia. Nemmeno morta vorrei tornare a 20 anni» [Chi 7/4/2010].
• «Mia nonna mi diceva che dovevo sempre guardare in alto, tanto che ero convinta che un giorno sarei diventata imperatore, e poi ho scelto l’indipendenza da una famiglia borghese e tradizionalista, ho attraversato tutte le fasi di una vita non facile. Prima una specie di buco di casa in subaffitto, poi i miei lavori di grafica portati in giro perché pensavo che quello fosse il mio futuro, e poi quel provino con Pietro Garinei per Se il tempo fosse un gambero con Enrico Montesano, e io scelta fra oltre mille, cominciando un’esistenza tutta diversa».
• Restò con Montesano dal 1987 al 1989. In realtà era già stata lanciata da Pasquale Squitieri: faceva la parte di Miriam Petacci nel film Claretta (1984). «Squitieri mi ha dato cinque milioni di lire per due mesi di lavoro: era una cifra enorme. Volevo andarmene di casa, essere indipendente. Ho accettato ma non pensavo di continuare. Sono stata fortunata. Mi ha voluta Garinei e ho capito che recitare era una bella cosa» (a Simonetta Robiony) [Sta 1/11/2012].
• Fama di antipatica.
• «Una decina d’anni fa la Sisal, quella dei concorsi, la volle per rappresentare la Dea bendata: biondissima, avvolta d’oro, allegrissima» (Claudia Voltattorni).
• Nel 2014 Sapore di te, film di Carlo Vanzina. Nel 2007 Donne sbagliate, fiction di Canale 5 con Manuela Arcuri e Virna Lisi. Il contributo più originale è però forse quello in Caterina e le sue figlie (sempre per Canale 5) in cui interpreta Renata, una donna che dopo la gravidanza risulta più grassa di 30 chili. Per la parte ha dovuto indossare tre imbottiture di gommapiuma, da 100, 85 e 70 chili, sottoporsi a tre ore quotidiane di trucco e lasciarsi spalmare viso e décolleté con un gel di silicone: «Una tortura. Il silicone, con il calore del corpo, si fluidifica e penetra, assecondando la mimesi facciale». I danni alla pelle sono stati affrontati con una crema fornita dal suo compagno, chirurgo plastico. «L’idea di stravolgermi mi piaceva da pazzi. Renatona è tenera: inciampa, casca, si incastra in macchina».
• Ha raccontato di aver compreso, grazie a quella parte, il dramma delle persone obese: «Quando, durante le riprese, mi capitava di andare in giro tra un ciak e l’altro così camuffata non venivo riconosciuta. Mi sono resa conto allora della discriminazione di cui sono vittime queste persone. Dovevo chiedere le cose più volte per essere ascoltata, considerata o servita e, se salutavo, mi si rispondeva con distacco. Non ci si rende conto di quali privilegi abbiano i belli» (Alberto Anile).
• Negli ultimi anni vista in Natale in crociera, di Neri Parenti (2007); Un’estate al mare, di Carlo Vanzina (2008); Ex (2009), di Fausto Brizzi; La vita è una cosa meravigliosa (2010), di Carlo Vanzina; Maschi contro femmine (2010) e il seguito Femmine contro maschi (2011), entrambi per la regia di Fausto Brizzi; nel 2011 A Natale mi sposo, di Paolo Costella, al fianco di Massimo Boldi e Vincenzo Salemme (girato a Sankt Moritz, trenta gradi sotto zero: «Facevo fatica a ripetere le battute perché faceva freddo e noi, per non avere la nuvoletta che esce mentre parlavamo, dovevamo tenere in bocca un cubetto di ghiaccio. [...] Ci scaldavamo con quelle bustine termiche, gli “scaldini”, da mettere sotto i vestiti: le avevamo dappertutto, anche nelle mutande»).
• A teatro ha interpretato Mirandolina ne La locandiera di Carlo Goldoni, portata sulle scene da Giuseppe Marini nel 2012: «In scena sarò spietata e modernissima. Racconto la lotta tra i sessi. Mi diverte l’idea di interpretare la cattiva anche un po’ sadica, che proprio non è nel mio carattere. Ma la modernità di Mirandolina è infinitamente grande» [La Nazione 23/10/2013].
• «Certo la mia faccia non aiuta. Ruoli drammatici me ne offrono pochi. Ma io ci sto provando ad uscire fuori da questo cliché. Ho fatto la vecchia di 80 anni. Mi sono messa addosso 140 chili di grasso finto. Niente. Da me i registi si aspettano il personaggio. Peccato che io sia un’attrice e voglia recitare» (Robiony, cit.).
• È anche pittrice e nel 2007 ha tenuto personali al Vittoriano di Roma e a Ca’ Vendramin a Venezia. Protagonista dei dipinti, la donna: «Con il suo malessere, la sua scomodità di vivere, la voglia di essere sempre altrove». Ha venduto molti quadri? «Finora una decina». Anche a personaggi famosi? «Uno ce l’ha Maurizio Costanzo. Poi, mi ha chiesto un ritratto Alessandra Martines. Le ho domandato: ti posso ritrarre cattiva? Lei ha accettato e gliel’ho regalato».
• Ha confessato nel salotto di Costanzo di aver avuto un periodo di depressione durante il quale si feriva. Racconta che dopo le arrivarono tante lettere di persone che avevano vissuto le sue medesime difficoltà. In quella stessa epoca, per puro spirito autodistruttivo, rifiutò uno spettacolo con Gaber e un invito a cena di Woody Allen.
• «Sono stata battezzata ma non vado in chiesa perché mi provoca delle crisi di pianto difficili da sopportare. Forse in un altro tempo mi avrebbero bruciata come una strega, ma invece è il rito che provoca in me una commozione violenta».
• È stata sposata con Massimo Ghini («Siamo stati fidanzati sei mesi, poi lui è andato a chiedere la mia mano a mio padre, forse è il momento più imbarazzante nella vita di mio padre») e col regista Luca Manfredi, figlio di Nino, dal quale ha avuto Francesco. Una tormentata storia con Ivano Fossati («Per me è stato l’amore travolgente, quello dei romanzi. Ci siamo amati moltissimo. Eravamo tutti e due preda della gelosia, troppo. Troppo insicuri»), infine il chirurgo plastico Roy De Vita (Napoli 16 novembre 1957).
• Altri gossip: l’attrice Elena Sofia Ricci ha raccontato a Oggi di quando Nancy Brilli, nel 1992, ebbe una storia con il suo primo marito, Luca Damiani: «Frequentava la mia casa, mi ascoltava e mi consolava come farebbe una buona amica, ma allo stesso tempo andava a letto con mio marito. Mi parlava anche di un suo fidanzato misterioso che solo dopo ho scoperto essere Luca». La Brilli: «Con Elena Sofia Ricci non mi sono comportata bene. L’avevo incontrata in un viaggio in Brasile e c’era anche il marito Luca Damiani. Tra noi durò pochissimo. Damiani era un uomo molto impegnato. A qualunque ora del giorno e della notte c’erano presenze femminili nel suo camerino».
• Affetta da endometriosi, ha avuto un tumore all’utero, da cui è guarita.
Vizi La sera non esce senza tacchi. Ha un paio di scarpe appartenute a Raffaella Carrà, alte più di diciannove centimetri.
• Oltre alle scarpe (ne possiede circa duecento paia) colleziona anche vasini da notte: ne ha una quindicina, tra cui uno tibetano dell’Ottocento, uno siciliano del Settecento, uno moderno tutto in argento (Roberta Mercuri) [N20 15/3/2012].