Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Civitavecchia (Roma) 1956. L’uomo che nel 1994 uccise i figli Laura (12 anni), Armando (7) e Luciana (3) per far dispetto alla moglie che aveva chiesto la separazione. Condannato all’ergastolo nel 1996, insultò il presidente Salvatore Giangreco pochi secondi prima che leggesse la sentenza.
• «È stata la madre Stefania Adami, ad affidarli al suo ex marito, convinta – dirà poi – dell’affetto che legava l’uomo ai figli. Il 4 gennaio sarà il giorno dell’ultima telefonata dei bambini alla madre: sono in una casa a Civitavecchia con il padre e moriranno avvelenati dal monossido di carbonio. I corpi saranno ritrovati solo 15 mesi più tardi, il 20 aprile 1995 e dopo molti depistaggi di Tullio Brigida, che fino a pochi giorni prima aveva continuato a dire “i bambini sono vivi e stanno bene”» (La Stampa).