28 maggio 2012
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Biografia di Pier Paolo Brega Massone
• Stradella (Pavia) 18 luglio 1964. Medico. Capo dell’équipe chirurgo-toracica della clinica Santa Rita di Milano, la “clinica degli orrori”. Arrestato il 9 giugno 2008 con l’accusa di omicidio aggravato dalla crudeltà. L’ordinanza del giudice Micaela Curami «lo dipinge più che come un dottore come un procacciatore d’affari. Un business man col camice bianco alla caccia di soldi per il proprio reparto, pronto ad usare il bisturi anche quando non ce n’era bisogno, pur di incrementare i rimborsi da chiedere al sistema sanitario nazionale» (Walter Galbiati ed Emilio Randacio). Scarcerato nel novembre del 2009, tornò in cella nell’aprile 2010, quando la Cassazione rigettò il ricorso del difensore. Condannato a 15 anni e mezzo di carcere dai giudici della Corte d’appello di Milano nel marzo 2012. Nel giugno 2013 la Cassazione annullò la sentenza di secondo grado chiedendo a una nuova sezione della Corte d’appello di Milano di ricalcolare la pena inflitta all’ex chirurgo in quanto alcuni reati contestati erano caduti in prescrizione. Il 6 novembre 2013, nell’appello bis, arrivò la conferma della condanna già inflitta in secondo grado a 15 anni e mezzo di carcere per lesioni ai danni di un’ottantina di pazienti, falso e truffa al servizio sanitario nazionale. «Per l’accusa, l’ex primario avrebbe eseguito interventi inutili e “ritoccato” le cartelle cliniche dei malati allo scopo di gonfiare i rimborsi per le prestazioni da parte della Regione. Ma, in seguito alla decisione della Suprema Corte, e prima dell’appello bis, la procura generale di Milano, ritenendo la sentenza definitiva per la parte in cui non era stata annullata, ha emesso un ordine di carcerazione». Proprio quest’ordine di carcerazione fu contestato dalla difesa in quanto il verdetto non era ancora passato in giudicato. I legali chiesero la revoca del provvedimento restrittivo tramite un «incidente di esecuzione» dichiarato però infondato dalla sezione feriale della Corte d’appello milanese. Quest’ultima decisione fu di nuovo impugnata davanti alla Cassazione che diede ragione ai legali di Brega Massone, bocciando sia l’ordinanza della sezione feriale sia l’ordine di carcerazione (Corriere della Sera 15/1/2014). Così il 14 gennaio 2014 è uscito dal carcere, in attesa che la Cassazione pronunci l’ultima parola dopo il ricorso dei suoi legali all’appello bis.
• È imputato anche in un secondo processo in cui deve rispondere di quattro omicidi e altri casi di lesione.
• «È figlio d’arte. La passione per il bisturi l’ha ereditata dal padre adottivo, uno stimato chirurgo dell’Oltrepò Pavese, molto noto a Stradella e a Broni dove aveva pazienti che gli erano affezionati. Morto il padre, Pier Paolo Brega Massone è diventato il loro punto di riferimento. Se serviva un ricovero, di qualsiasi tipo, il chirurgo era sempre pronto a trovare un letto a Milano. Alla Santa Rita, naturalmente. E sono proprio loro, i pazienti dell’Oltrepò pavese, a difenderlo a spada tratta. “Ci deve essere un errore – dicono in molti – per noi è un bravo medico, la verità verrà a galla”. Pier Paolo Brega Massone, laureato a Pavia, dove ha fatto la specialità in Chirurgia al Policlinico San Matteo, si è costruito una carriera tutta basata su una robusta mole di lavoro. All’Istituto dei tumori di Milano, dove ha lavorato tra il 2000 e il 2003, con contratti da borsista e da collaboratore, e dunque da precario, i colleghi del reparto di chirurgia toracica, parlano di lui come il medico armato di “turbo-bisturi”» (Laura Asnaghi).