28 maggio 2012
Tags : Nicoletta Braschi
Biografia di Nicoletta Braschi
• Cesena (Cesena e Forlì) 10 agosto 1960. Attrice. «Normalmente vivo sulle nuvole che stanno sopra le nuvole». Sposata con Roberto Benigni (ha recitato in quasi tutti i suoi film). «Da quando ci siamo conosciuti abbiamo fatto un percorso insieme. Nell’80 io studiavo all’Accademia e nel 1982 ho condiviso con entusiasmo il suo debutto nella regia. Alcuni anni dopo ho deciso di iniziare a produrre i nostri film. Ho fondato la Melampo, la nostra casa di produzione, grazie ai miei carissimi amici americani Sara Driver e Jim Jarmusch. Loro mi hanno iniziata e motivata, mi hanno fatto capire che avrei potuto farcela, anche se mi ero preparata solo come attrice».
• «Avevo fatto i conti fin da piccola col fascino del teatro. Avevo la fissazione delle buone scuole, e a 19 anni me ne andai a New York per frequentare un corso di approfondimento. Tornata in Italia m’iscrissi subito all’Accademia d’Arte Drammatica. Fu un’esperienza straordinaria per tre anni. Aldo Trionfo m’insegnò che dovevo concentrarmi soprattutto su quello che non volevo fare».
• Nel 2009 portò in teatro Tradimenti, uno spettacolo durante il quale tutti tradiscono tutti; nel 2013 Giorni Felici di Samuel Beckett (regia di Andrea Renzi), che non piacque molto al Corriere della Sera: «Winnie è Nicoletta Braschi che affronta il personaggio con lievità, troppa lievità, in un monocorde cinguettio, una scelta registico-interpretativa che non riesce a creare un fluire preciso di sentimenti, di stati d’animo: linearità e al tempo stesso polivalenza, semplicità e molteplicità di senso. Manca lo spessore» (Magda Poli) [Cds 21/11/2013].
• Nel 2013 ha fatto parte della giuria Cinéfondation e cortometraggi al Festival di Cannes.
• Cicatrici sul volto, lasciatele dall’incidente automobilistico del luglio 2012 (era in macchina con l’autista che, forse accecato dal sole, perse il controllo dell’auto e finì fuori strada, schiantandosi contro un palo). «Come mi ha detto il chirurgo che mi ha operata, ce l’ho fatta perché sono una pellaccia. Orgogliosissima di esserlo. Mi sento come un marinaio che porta in volto i segni delle sue imprese» (a Paola Jacobbi) [Vty 20/11/2012].
• Sostiene di somigliare a Virginia Woolf: «Da ragazza, a Cesena, tutti i miei amici mi dicevano che ero la sua reincarnazione».