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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Aldo Brandirali

• Milano 31 ottobre 1941. Politico. Di Fi prima e del Pdl poi. Consigliere comunale ed ex presidente della commissione Politiche sociali a Milano (al suo posto Luciana Barbarano). Fa parte del cda della Sacbo (società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio), di cui è stato vicepresidente. «L’uomo passato da Servire il Popolo, sinistra maoista anni Settanta, a Comunione e Liberazione» (La Stampa). «Con gli anni ho capito che servire il popolo è un messaggio profondamente cristiano».
• «Era il papa rosso, il Mao italiano. Nel 1993 è entrato nella Dc, poi è passato nel Cdu. Celebrava i matrimoni comunisti, organizzava la vita in comune, preparava la rivoluzione culturale, ordinava di parlare in pubblico di tutto, sesso compreso. E i militanti vivevano in adorazione. Fino al punto da portare in corteo i cartelli con le facce di Mao, Stalin e Brandirali» (Venanzio Postiglione).
• «Figlio di operai. Mio padre era partigiano: dopo il 25 aprile divenne segretario della sezione Pci di Porta Genova. Nel 1947 fu sospeso, aveva baciato una donna nella sede del partito: la moglie. Ecco... anch’io faccio l’operaio, nel 1960-1961. Primi scioperi, rivolte. Il Pci mi chiama a Roma, a lavorare nella Fgci. E lì trovo Achille Occhetto: tenero, intelligente, rinnovatore ma eternamente spaventato. Rifiuto la gabbia di partito, torno in fabbrica. E il primo comizio è a Milano, fine 1967, per la morte di Che Guevara: salgo sul palco accanto a Giangiacomo Feltrinelli. Nasce il gruppo Nuova Resistenza, poi Falce e Martello. Un’esplosione di idee».
• Nel 1982 l’incontro con Cl: «Il mio problema a quel tempo era diventato come superare criticamente il comunismo. Certo già sentivo in me l’evidenza di una presenza superiore, il fatto che l’uomo non si risolveva nelle teorie alle quali c’eravamo abbeverati. Era solo un’intuizione confusa, ma mi spinse a cercare Cl. Don Luigi Giussani diede enorme importanza alla mia richiesta». Nel 1994 la conversione e il matrimonio in chiesa.
• Da consigliere comunale si è battuto per l’integrazione islamica, ma alla proposta delle moschee di quartiere, la Lega reagisce furiosa: «Vada a fare il consigliere comunale in Iran o in Arabia saudita, dove probabilmente riceverebbe miglior accoglienza che non a Milano» (Matteo Salvini).
• Ha operato nel campo della solidarietà con diverse associazioni: ha aiutato i carcerati di San Vittore, gli immigrati e i familiari di persone con disagio psichico. Con l’Associazione Nuova Gerusalemme è stato in Iraq con Formigoni per liberare gli ostaggi italiani: dall’esperienza è nato il libro Bagdad. La guerra e oltre (Guaraldi editore, 1991).
• Nel 2011 ha pubblicato Vivere sempre intensamente il reale senza rinnegare e dimenticare nulla. Una testimonianza (Edizioni di pagina).
• Sposato con Teresa, due figli e due nipoti.