Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Roma 20 dicembre 1939. Giornalista e scrittore. È stato portavoce di Romano Prodi. In Rai dal 1971, poi corrispondente da Washington del Corriere della Sera e di Repubblica, nel 1996 fu per 70 giorni direttore del Tg1. Date le dimissioni, disse (all’Espresso) dei suoi ex giornalisti: «Il rigore professionale e la considerazione dovuta a chi paga il canone contano poco. Prevalgono il narcisismo, la vanità, la regola di apparire in video; la certezza di poter essere riconosciuti dalla colf e dal ristoratore offusca le migliori intelligenze». Si consolò: «Il segretario del Papa, Stanislao Dziwisz, mi ha fatto sapere che dal Gemelli il Pontefice seguiva il Tg1: “Bello, il suo telegiornale”, ha detto al nostro vaticanista. Potrò raccontarlo ai miei figli».
• Con Garzanti ha pubblicato, tra gli altri, In nome della lobby (1990), Il ministero dell’onestà (1993), Il risveglio del guardiano (1994) e Fine corsa. Le sinistre italiane dal governo al suicidio (2008).