28 maggio 2012
Tags : Antonella Boralevi
Biografia di Antonella Boralevi
• Firenze 18 giugno 1963. Scrittrice. Saggista. Giornalista e autrice tv. «Mi sento prima di tutto una scrittrice, ma mi interessa l’animo umano nei miei talk show in tv».
• Antica famiglia toscana di banchieri, medici e ingegneri (Mannocci Galeotti di Larciano), «la nostra casa è in collina, tra gli olivi, fascinosa e delabrée».
• «Ho un curriculum di studi piuttosto insolito. Parte della scuola elementare, iniziata a nemmeno cinque anni, in un a scuola privata dalle suore Mantellate (eravamo in quattro in classe), la quarta fatta a casa con un precettore, e poi l’esame per passare alla scuola pubblica in quinta elementare (36 in classe). Ho studiato al liceo classico più severo di Firenze, il Dante e poi mi sono laureata in Storia della Lingua Italiana con una tesi di Filosofia del linguaggio (“Un modello per gli atti di parola in confutazione di Dewey”), 110 e lode, con il più autorevole degli studiosi della materia, il professor Giovanni Nencioni. Nencioni mi portò con sé, prima alla Accademia della Crusca dove divenne Presidente e poi alla Scuola Normale di Pisa, dove era Rettore, come ricercatrice di grammatica Teorica».
• Ha iniziato la carriera giornalistica scrivendo per la rivista dei calzaturieri di santa Croce sull’Arno («Per diventare giornalista, avevo usato quello di cui disponevo: l’accesso alle sfilate di moda insieme alle redattrici e alle inviate dei grandi giornali da hostess a Pitti Immagine»). Subito è diventata autrice di grandi interviste per Vogue e poi è passata come articolo 2 a Panorama, ha firmato rubriche di opinione su Gioia, Tv Sorrisi e Canzoni, Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione. Al Messaggero ha tenuto una rubrica posta con i lettori e ha firmato inchieste e interviste di cultura. Ha lasciato il Messaggero per Il Secolo XIX di Umberto La Rocca. Per circa vent’anni ha firmato la rubrica più letta di Donna Moderna, prima i racconti di vita vissuta e poi la Posta dei lettori.
• Da anni opinionista per Rai e Mediaset sui temi di cronaca, condizione femminile, famiglia e cultura (Porta a Porta, Vita in diretta, Pomeriggio 5 ecc.).
• Ha ideato, scritto e condotto Ciak si parte (interviste ai grandi toscani della cultura e dello spettacolo, Raitre Toscana), In diretta dal Festival di Montepulciano e In diretta dal Festival di Spoleto (Raitre), ha tenuto una rubrica di cultura a Unomattina e ha firmato per Raiuno il programma culturale Il Viaggio e il primo talk show sui Beni Culturali La penisola del tesoro. Per Raidue ha ideato, scritto e condotto tre edizioni del talk show Uomini, che svelava i sentimenti dei potenti, e Bianco e nero (ispirato alla psicanalisi junghiana). Per Retequattro ha creato il format Linee d’ombra. Nel 2003, su invito del sovrintendente Carlo Fontana, ha ideato, scritto e condotto, il primo e unico talk show del Teatro alla Scala, Vissi d’arte (Raiuno). Nel 2009 per La7, Capitani coraggiosi, talk show di approfondimento e grandi interviste.
• Per la radio ha scritto e condotto la serie Le grandi scrittrici e il talk La mezzanotte di Radio Due
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• Dal 2009 crea progetti culturali per la promozione del Made in Italy, prima all’ambasciata d’Italia a Parigi e adesso all’Ice (Istituto nazionale per il commercio estero)
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• Specializzata in costume e sentimenti. Ha pubblicato 16 libri, prima saggi e racconti da Mondadori e Il Mulino e dal 2003, cinque romanzi, da ultimo I baci di una notte (Rizzoli, 2013).
• «Mi spinsero a provare a scrivere romanzi Giuseppe Pontiggia (durante una cena mondadoriana post Campiello) e Alberto Bevilacqua (durante una cena in un salotto romano). Scrivo perché le storie che vengono da me pretendono di essere raccontate. Scrivere romanzi è la mia vera natura».
• Ha scritto tre soggetti per la fiction Rai Il segreto e tre testi teatrali: Racconto italiano, Vita, Il lato luminoso
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• Anche blogger: “Boralevi time”, in rete dal 2011 sul sito di Donna Moderna.
• Dal 2001 al 2004 è stata autrice e master unica del sito “Con gli occhi delle donne”, sul portale Virgilio.
• «Scrivo di mattina, dalle 9 alle 14. Per smettere, devo mettere la sveglia. Vivo completamente dentro la storia, divento i miei personaggi».
• La sera porta tacchi alti. Gira in taxi perché ha rottamato la sua auto.
• Raccontò Enrico Cisnetto che, durante un’edizione di Cortina InConTra, abbandonò il dibattito che moderava dopo che Vittorio Sgarbi la mandò a quel paese e ritornò solo dopo che lui le fece pubbliche scuse [Vty, 4/8/2010].
• Ha sposato giovanissima dall’antiquario e gallerista di tappeti antichi e contemporanei Daniele Boralevi (galleria a Firenze e dall’Ottocento a Venezia in Piazza san Marco e a New York). Due figli, Tommaso e Ginevra: il primo ingegnere a New York e la seconda creatrice di strategie di comunicazione per i marchi del lusso a Parigi. Ha divorziato, senza avvocati, dopo venticinque anni di matrimonio.
• Un bassotto tedesco, Byron («una mia antenata fu l’amante di Byron a Pisa»).
• «Scio bene e gioco bene a tennis, sono una velista di buona volontà ma incapace, amo il Teatro alla Scala e l’opera, ma anche il rock e Cesaria Evora, mi piace moltissimo ballare (ho anche fatto scuola di tango argentino) e sedere per ore nei caffè del mondo. Mi sveglio di buonumore».