Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Pizzoni (Catanzaro) 23 marzo 1944. Manager. Amministratore delegato di Fincantieri, uno degli ultimi pezzi delle vecchie Partecipazioni statali oggi controllato dal Tesoro (attraverso Fintecna, con il 98,8%). «Comanda in Fincantieri da dodici anni. Adesso è lui il capoazienda più longevo di tutta l’industria di Stato. Usciti di scena Paolo Scaroni e Fulvio Conti, per quasi un decennio a capo di Eni ed Enel, con Mauro Moretti fuori da Trenitalia e Massimo Sarmi dimissionato dalle Poste, nessun manager pubblico può vantare un’anzianità di servizio pari a quella dell’amministratore delegato di Fincantieri» (Vittorio Malagutti) [Esp 23/5/2014].
• Nel 2012 la sua testimonianza è stata raccolta dagli inquirenti per «l’inchiesta sulle forniture militari in Brasile e in Russia. Si indaga per corruzione internazionale, c’è un appalto da cinque miliardi di euro per vendere navi da guerra in Brasile, ed è Borgogni a raccontare l’esistenza di un canale privilegiato per entrare nel business: sotto inchiesta finiscono l’ex ministro Claudio Scajola e il presidente napoletano degli industriali Paolo Graziano. È ancora Giuseppe Bono a mettere a fuoco il rapporto tra Lavitola e Berlusconi a proposito degli affari brasiliani di Finmeccanica. Ha inizio la trattativa con il ministro della Difesa carioca, l’affare sembra andato in porto (60 per cento a Fincantieri e 40 per cento a Finmeccanica), e Lavitola va all’incasso: si presenta da Giuseppe Bono - secondo quanto racconta lo stesso Bono ai pm di Napoli - e gli ricorda che nell’intervento dell’ex Presidente del Consiglio c’è stata la sua mediazione» [Mes 25/10/2012].
• Il 2 giugno 2014 è stato nominato Cavaliere del Lavoro.