Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Marco Bonitta

• Ravenna 5 settembre 1963. Allenatore di pallavolo. Nel 2014 è tornato alla guida della Nazionale femminile. Ex allenatore della Nazionale maschile juniores (oro agli Europei 2012) e della under 21 maschile (bronzo ai Mondiali del 2013). Con la Nazionale femminile è stato campione del mondo nel 2002 e vicecampione d’Europa nel 2005, perse il posto alla vigilia dei Mondiali 2006 per l’ammutinamento delle giocatrici. «Antipatico qualche volta per le sue scelte, sembra non amare le belle della sua squadra» (Carlo Santi).
• «Durante la famosa partita con la Russia, nella semifinale del Grand Prix, a Reggio Calabria, ho detto “avete delle facce di merda” in un timeout. Espressione colorita che mirava a risvegliare il loro orgoglio di giocatrici. Penso di essermi avvicinato tante volte alla linea di demarcazione del rispetto, ma di non averla mai oltrepassata. Non ho mai offeso le atlete, né le ho maltrattate, come qualcuno ha cercato di far credere».
• Nel 2007 ha guidato la panchina della Polonia. L’anno successivo si è dimesso dopo solo un mese dalla guida del Taranto Volley. Dal 2009 al 2011 ha allenato la squadra di A2 Volley Cavriago, poi il Club Italia (2011-2012), il Porto Ravenna (2012-2013) e il Porto Robur Costa Ravenna (2013-2014).
• «Forse con le donne bisogna parlare diversamente. Se dici una cosa agli uomini, un appunto, un rimprovero, un consiglio, sai che viene interpretata in un certo modo. C’è forse meno metodo, ma più libertà. Con le ragazze devi trovare un altro linguaggio: più raffinato, sicuramente più gentile» (ad Alessandra Retico) [Rep 6/3/2014].