28 maggio 2012
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Biografia di Alessio Boni
• Sarnico (Bergamo) 4 luglio 1966. Attore. «Preferisco mangiare con un contadino piuttosto che frequentare un salotto chic».
• Padre piastrellista, madre casalinga, un fratello prete. «Facevo ragioneria serale e aiutavo mio padre nel lavoro. A 18 anni mi sono arruolato in polizia per vedere il mondo. Volevo fare l’ispettore. Poi però ci ho ripensato e con quel che avevo guadagnato sono stato 6 mesi in America a imparare l’inglese. Per un anno ho fatto l’animatore turistico e di lì sono venuti i primi spettacolini. Mi sono trasferito a Roma e sono stato preso all’Accademia. Facevo il cameriere fino all’una, le due, poi studiavo fino alle tre, poi alle sette andavo a scuola. È stato pesante, ma sono bei ricordi».
• Il suo primo provino per entrare al Centro sperimentale di cinematografia: «In commissione c’erano Giulietta Masina e Luigi Comencini e, appena ho aperto bocca, mi hanno subito chiesto: “Bergamo o Brescia?”. Avrei voluto sprofondare. Come se non bastasse mi ero presentato portando un dialogo di coppia senza pensare che mi mancava qualcuno che facesse la spalla» (a Irene Maria Scalise) [Rep 13/2/2011]. Ha raccontato di aver ripulito la dizione dall’inflessione bergamasca declamando classici con una matita tra i denti (Giovanna Cavalli) [Cds 7/8/2009].
• «Biondo, occhi azzurri, una bellezza delicata perfetta per i ruoli romantici. Alessio Boni, Matteo nella Meglio gioventù, ha spiazzato tutti con un personaggio intenso, complesso, chiuso nel suo disagio esistenziale. Un giovane uomo inquieto, con pensieri, sentimenti, domande che non trovano risposta, se non in un gesto estremo» (Silvia Fumarola).
• «Il “bello” di Incantesimo. A dargli la popolarità è stata proprio la fiction, ammette, ma il personaggio del dottor Marco Oberon che l’ha reso famoso è solo uno – e neppure il più amato – dei tanti ruoli di una carriera incominciata all’Accademia di arte drammatica di Roma. Teatro soprattutto. Con Giorgio Strehler, Luca Ronconi e Peter Stein» (Cristina Caccia).
• Nel 2007 – con le lenti a contatto marroni, il naso allargato, il pizzetto e le sopracciglia colorate, le borse sotto gli occhi – fu Caravaggio nell’omonima fiction (enumerò una serie di segni comuni tra la sua vita e quella dell’artista: entrambi a Roma ventunenni dalla provincia di Bergamo; entrambi con un fratello sacerdote; entrambi debitori di un Costa: Boni del suo maestro di recitazione, Orazio, Caravaggio del banchiere che gli acquistò il primo quadro; Michelangelo Merisi che diventò il Caravaggio un 4 luglio, giorno del suo compleanno; il pittore morì a 39 anni di febbri malariche, Alessio Boni girò alla stessa età la scena di quella morte): «Caravaggio ha moltiplicato la mia curiosità. Non voglio apparire un intellettuale, ma spesso ora mi estraneo per ascoltare Bach. Così mi sento più vicino a Dio». Dopo le lezioni di scherma prese dal maestro Renzo Musumeci Greco ha raccontato «che la spada era una lotta terrificante. Con Maurizio Donadoni ho duellato per dieci ore senza controfigure: è stato il momento più duro della mia carriera».
• Nel 2004 è stato l’Heatcliff del film tv Cime tempestose (regia di Fabrizio Costa), nel 2007 il principe Andrej Bolkonsky nel kolossal Guerra e pace di Peter Dornhelm, sontuosa trasposizione del romanzo di Tolstoj, coproduzione record con cui Lux e Raifiction unirono l’Europa (secondo Dario Argento un «palloccone») e nel 2009 Giacomo Puccini nella miniserie Rai di Giorgio Capitani sulla vita del compositore toscano (uno degli eventi promossi nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario della sua nascita). Nel 2008 visto anche nel remake tv del film di Alfred Hitchcock Rebecca, la prima moglie (regia di Riccardo Milani) e al cinema in Sanguepazzo (regia di Marco Tullio Giordana). Nel 2010 ha fatto parte del cast della seconda stagione di Tutti pazzi per amore nei panni dell’ornitologo Adriano Ventoni e di quello del film The Tourist (Florian Henckel von Donnersmarck, 2010), con Johnny Depp e Angelina Jolie: «Sul set capivi che arrivava quando sentivi il boato dei fan. Depp doveva girare una scena e non si riusciva a farla perché 5 mila persone intorno urlavano: “Johnny!” e scattavano foto con il flash. Allora lui ha alzato le mani, ha fatto un gesto di preghiera, e all’improvviso è calato un silenzio di tomba. Appena ha finito ha ringraziato la folla. Neanche il Papa» (a Marina Cappa) [Vty 14/9/2011]. Nel 2012 è stato Walter Chiari nella miniserie Walter Chiari – Fino all’ultima risata. Aldo Grasso sul Corriere della Sera: «Per chi ha profondamente amato Walter Chiari, l’artista più che l’uomo, la biografia interpretata da Alessio Boni è stata una vera sofferenza. (…) L’unico a salvarsi è Alessio Boni, fin troppo, però, sprofondato nella parte». Nel 2013 è stato Ulisse nella serie tv Odysseus, creata per il canale televisivo franco-tedesco Arte e inedita in Italia (prevista per la primavera 2014); l’anno dopo l’ingegnere Giorgio Venuti nel ciclo di fiction di Raiuno Gli anni spezzati. Ancora nel 2014 al cinema con Maldamore (di Angelo Longoni), dove ha interpretato il fratello di Ambra Angiolini fidanzato con Luisa Ranieri.
• Tra il 2012 e il 2014 a teatro nei panni di Michelangelo Buonarroti ne La carne del marmo, per la regia di Alessio Pizzech.
• È un endurista spericolato: «Innanzitutto sono stato vespista sulle mulattiere della bergamasca con mio fratello Marco, che nell’85 è diventato pure campione italiano di Motocross. Una Vespa 200 Rally è il mezzo che mi ha accompagnato ai miei primi provini, quando mi sono trasferito a Roma per tentare di fare l’attore».
• «Sono un uomo di lago (Sarnico è sul lago d’Iseo, ndr), per me il silenzio è importante. La più bella conversazione che ho avuto quest’anno è stata con un amico. Abbiamo fatto il viaggio Roma-Bari senza dire una parola. Ci siamo detti tutto» (a Stefania Rossotti) [Gra 27/12/2011].
• Ha una cascina in Toscana: «Andare in quei salotti, non so... Non c’è niente di male ma mi annoio e mi sembra di buttare il tempo. Adesso ho preso una cascina in Toscana e se ho tempo libero mi piace andare lì, raccogliere i funghi, occuparmi dell’orto e della legna, stare con i contadini e pensare ai lavori di ristrutturazione» [Scalise, cit.].
• È stato fidanzato con Bianca, sceneggiatrice di 16 anni più giovane; poi fidanzato con Francesca. In passato storie con Valentina Chico, Chiara Muti, Chiara Conti ecc.