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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Anna Bonaiuto

Latisana (Udine) 28 gennaio 1950. Attrice. Origini napoletane, studi all’Accademia d’arte drammatica, debutto cinematografico in Film d’amore e d’anarchia di Lina Wertmüller (1974), forte presenza nelle opere del suo compagno, il regista Mario Martone: Morte di un matematico napoletano (1991), L’amore molesto (1995). Interpretò Ilda Boccassini (un personaggio ispirato a), sgomentandola, ne Il caimano di Nanni Moretti (2006): «Dice la Boccassini che quando il pubblico ministero, cioè se medesima interpretata da Anna Bonaiuto, scambia quel lungo sguardo con il Caimano – sono nell’aula del tribunale e il Caimano è stato condannato a sette anni e gli occhi del Caimano/Moretti sono accecati dall’odio per quella donna in toga – il cuore le è andato per aria, nel buio della sala (…) Il pubblico ministero/Anna Bonaiuto affronta il risentimento del Caimano con uno sguardo non domo ma, dice la Boccassini, se ha avuto nel buio della sala quel momento d’apprensione concretissima è perché lei conosce i costi di quello sguardo fiero e ne ricorda la fatica e, perché non dirlo?, anche la paura» (Giuseppe D’Avanzo).
• È stata Livia Danese (la moglie di Giulio Andreotti) ne Il divo di Paolo Sorrentino (2008): «Osservando Livia Andreotti a fianco delle first lady del mondo, da Barbara Bush a Raissa Gorbaciova, ho avuto la sensazione che la signora fosse quasi a disagio, una che non vedeva l’ora di tornarsene a casa sua».
• Coppa Volpi a Venezia nel 1993 per Dove siete? Io sono qui di Liliana Cavani.
• In teatro, nel 2007/2008, fu Elisabetta d’Inghilterra nella Maria Stuart di Andrea De Rosa. Critiche discordanti. Osvaldo Guerrieri (Sta): «Splendida: prima gelida come la ragion di stato, poi partecipe di una tragedia che le è sfuggita di mano». Franco Cordelli (Cds): «Alza le braccia come fosse regina in uno sceneggiato televisivo, e modula la voce come se stesse doppiando Cate Blanchett in una delle due Elizabeth».
• Nel 2010 nel film di Carlo Verdone Io, loro e Lara è Beatrice. Verdone: «Straordinari i suoi tempi recitativi» (Valerio Cappelli) [Cds 31/12/2009].
• Nel 2011, con Alba Rohrwacher, nel film tratto dal romanzo L’eleganza del riccio di Muriel Barbery. In teatro ne Le dieu du carnage di Yasmina Reza, con Alessio Boni, Silvio Orlando e Michela Cescon.
• Nomination come attrice non protagonista al David di Donatello del 2013 per il film di Roberto Andò Viva la libertà.
• «Credo che alcuni uomini mi abbiano lasciata per il peso delle mie valigie (a Rep, nel 1998).