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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Tito Boeri

• Milano 3 agosto 1958. Economista. Professore ordinario di Economia alla Bocconi di Milano, dove è anche prorettore alla ricerca. Presidente dell’Inps (nominato da Renzi il 24 dicembre 2014).
• Fondatore del sito lavoce.info, editorialista di Repubblica, direttore della Fondazione Rodolfo Debenedetti e responsabile scientifico del Festival dell’economia di Trento. Nel curriculum un dottorato in Economia alla New York University e un’esperienza di dieci anni, da senior economist, all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse). È stato anche consulente del Fmi, della Banca Mondiale, della Commissione europea e dell’Ufficio Internazionale del Lavoro.
• «S’è imposto come maître à penser catodico con le sue analisi sulla flessibilità. A lanciare Tito Boeri è stato suo malgrado, l’ex vicepremier Giulio Tremonti. A metà novembre 2005 il professore della Bocconi incontrò il ministro dell’Economia alla trasmissione di Raitre Economix, cui collaborava con la sua rivista online lavoce.info. Infastidito dalle obiezioni di Boeri, Tremonti lo trattò aspramente. Scoppiò un finimondo che ha fatto schizzare le sue quotazioni. Fino a quel momento Tito era uno stimato accademico con dottorato alla New York University che aveva lavorato all’Ocse e dirigeva la Fondazione Rodolfo De Benedetti, il centro studi dell’Ingegnere. Dopo è diventato molto presente sia nel talk show sia sui giornali. Questa sovraesposizione ha rafforzato la malevolenza di qualche collega che lo accusa di essere, più che un economista, “un policy-maker che tira la volata a De Benedetti”» (Elisabetta Burba) [Panorama 29/6/2006].
• «È estraneo a quel giro romano di potere sindacal-governativo che ha sempre gestito l’Inps. Nel palazzone di via Ciro il Grande all’Eur scende da Milano un bocconiano, con una lunga esperienza all’Ocse e in altre organizzazioni internazionali e che da fondatore del sito di economisti www.lavoce.info ha mosso sempre critiche incalzanti agli apparati burocratici resistenti al cambiamento. Ora, da presidente di una struttura con quasi 32 mila dipendenti, 1.646 sportelli sul territorio e un flusso finanziario tra entrate e uscite che supera gli 800 miliardi di euro l’anno, Boeri si confronterà con una realtà tra le più difficili da amministrare, dove il potere dei sindacati nelle nomine interne è ancora molto forte e dove gli interessi in gioco sono enormi (…) È tra i sostenitori dell’opportunità di ricalcolare le pensioni in pagamento con il metodo contributivo, per intervenire con un prelievo su quelle, di importo elevato, che incorporino un di più rispetto a quanto sarebbe spettato applicando il contributivo (pensione sulla base dei versamenti di tutta la vita lavorativa), già in vigore per i lavoratori assunti dopo il 1995» (Enrico Marro) [Cds 27/12/2014].
• «Il suo campo di ricerca non è la previdenza, di cui molto ha scritto ma soltanto come opinionista, bensì l’economia del lavoro: con il collega Pietro Garibaldi è stato il teorico del modello del contratto unico a tutele crescenti nella versione soft (Pietro Ichino, invece, ha sempre avuto idee più drastiche, cioè di togliere protezioni anche a chi già lavora invece che solo ai neoassunti). Ma Boeri è anche il terminale di molte filiere intellettuali che, con la sua nomina a presidente dell’Inps, si troveranno un po’ acefale. Pur non avendo una carica formale di direttore, è da sempre l’animatore del sito lavoce.info: tutti gli articoli che gli economisti (di area bocconiana ma non solo) che escono sul sito vengono vistati da lui. Questa posizione lo ha reso il frontman di un mondo economico che in questi anni ha avuto un forte peso nel dibattito pubblico: gli economisti, liberisti ma non troppo, progressisti ma non proprio di sinistra de la-voce.info sono i più ascoltati. Negli anni del berlusconismo erano l’opposizione intellettuale, oggi sono di governo: Boeri all’Inps, Roberto Perotti e Tommaso Nannicini nella squadra dei consulenti di Palazzo Chigi, Giuseppe Pisauro all’Ufficio parlamentare di bilancio» (Stefano Feltri) [Fat 27/12/2014].
• Tra le sue pubblicazioni: Contro i giovani. Come l’Italia sta tradendo le nuove generazioni (Mondadori, 2007), scritto con Vincenzo Galasso; La crisi non è uguale per tutti (Rizzoli, 2009); Le riforme a costo zero. Dieci proposte per tornare a crescere Chiarelettere, 2011), scritto con Pietro Garibaldi; Parlerò solo di calcio (il Mulino, 2012), scritto con Sergio Levi.
• È stato tra i ghost writer di Walter Veltroni.
• È figlio di Renato e Cini Boeri (vedi) e fratello di Sandro e Stefano Boeri (vedi).