28 maggio 2012
Tags : Benedicta Boccoli
Biografia di Benedicta Boccoli
• Milano 11 novembre 1966. Attrice. Showgirl. Scoperta da Gianni Boncompagni, bambolona bionda di Pronto chi gioca (Raiuno, 1986/87), prese parte a due edizioni di Domenica In (1987 e 1988) e a un Festival di Sanremo (1989). «Artistissima» (Giorgio Albertazzi).
• «Avevo partecipato a trasmissioni con 10 milioni di spettatori, non potevo girare per strada perché mi riconoscevano tutti, mi fermavano. Poi improvvisamente è tutto finito: per 2 anni non ho più lavorato, ero passata di moda, nessuno mi chiamava, fino a quando mi hanno offerto una piccola parte in teatro e per fortuna ho accettato».
• Nel 2007 a teatro nella commedia Sunshine con Sebastiano Somma per la regia di Giorgio Albertazzi e al cinema in Valzer di Salvatore Maira. Poi ancora sul palcoscenico con L’appartamento, insieme a Massimo Dapporto (regia di Patrik Rossi Gastaldi, 2009-2010), e Vite private, con Corrado Tedeschi (regia di Giovanni De Feudis) (2012-2013).
• Conduttrice radiofonica (Il ficcanaso su Rtl 102.5, Metrò e Check In su Radio1 Rai con Paolo Notari).
• Nell’agosto 2008 ha posato nuda per la prima volta per il calendario Fox.
• Compagna per undici anni dell’attore e regista Maurizio Micheli (la storia è finita nel 2008). Anche la sorella Brigitta (vedi) è attrice e showgirl.
• Ipermetrope e astigmatica fin da piccola, ha la vista compromessa in seguito a un intervento fatto nel 2010: «Questa operazione mi ha reciso la nervatura corneale e peggiorato la lacrimazione e io vedo appannato da due anni. Vivo con tre tipi di lacrime artificiali nella borsa, la mia vista fluttua continuamente, non posso avere degli occhiali con lenti precise perché la mia vista cambia. Ho tre paia di occhiali nella borsa: a seconda della necessità. Metto la ciclosporina negli occhi mattina e sera (non vi dico i problemi in aeroporto perché questo galenico necessita di ghiaccio e mi fermano sempre)... viva l’ipermetropia e l’astigmatismo! Ho sempre avuto un occhio secco, molto secco, ed era vietato operare un soggetto come me. Il medico avrebbe dovuto dirmelo» (a Domenico De Felice) [il Fatto Quotidiano 28/5/2013].