28 maggio 2012
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Biografia di Clio Bittoni
• Chiaravalle (Ancona) 10 novembre 1934. Moglie di Giorgio Napolitano (vedi). Figlia di Diva Campanella e Amleto Bittoni, che la concepirono quand’erano confinati a Ponza. C’era con loro un compagno greco con una figlia di nome Clio: il nome, in quanto laico, piacque e lo scelsero per la loro bambina. I nonni la battezzarono di nascosto e la chiamarono Maria. Dopo la Liberazione la madre la portava in sezione per infinite discussioni sul voto alle donne: «Mi annoiavo moltissimo e spesso mi facevo delle dormitine».
• Cominciò a uscire con Napolitano quando era da sola a Roma per iniziare la pratica di avvocato: «Non avevo soldi, vivevo in una stanza con una mia collega. Lui ha cominciato a invitarmi a cena. Nella mia famiglia si diceva: “L’ha presa per fame”» (Paola Severini) [Le mogli della Repubblica, Marsilio, 2008]. Nell’ottobre del 1959 «si sposarono a Roma (in Campidoglio, testimone Gerardo Chiaromonte), mentre Giorgio continuava la sua scalata nel partito, prima come amendoliano di ferro, poi come capo della corrente migliorista» (Primo Di Nicola).
• Viaggio di nozze in treno e corriera a San Gimignano, Siena. I primi anni vissero a Napoli. Lei curava le cause dei braccianti agricoli campani e ricorda con soddisfazione quando il marito andava a fare i comizi ad Acerra, dove lo additavano: «Vedi, quello è il marito dell’avvocato nostro». Poi nel 1966, quando fu rieletto deputato, tornarono a Roma. La casa, sempre quella da allora, si trova in via dei Serpenti (rione Monti). La lasciarono solo dal ’92 al ’94, quando lui fu eletto presidente della Camera, per l’appartamento che era stato abitato tredici anni da Nilde Iotti, a Montecitorio. Ricorda la signora Napolitano: «Arredato in maniera gradevole e femminile, i divani a fiori. Però lì alle sette di sera si rimaneva completamente soli». Lei continuò la vita di prima, nonostante l’appartamento a Montecitorio: autobus, taxi, la spazzatura buttata da sola nei cassonetti però nascosta «nei sacchetti delle boutique perché mi sembrava indecoroso» quando il marito era ministro degli Interni.
• «Sono sempre stata una contestatrice. Il Quirinale si porta dietro il retaggio dell’essere stato dimora dei Papi e poi dei Savoia, con tutta la retorica propria di un papato e di una monarchia. Cerco di contestare tutto ciò, ma mi viene risposto che è la procedura... sarà anche vero, ma questa procedura non [sta] scritta in nessuna legge né nella Costituzione» (rispondendo a una comitiva di studenti in visita al Quirinale) (Paolo Franchi)[Giorgio Napolitano. La traversata da Botteghe Oscure al Quirinale, Rizzoli, 2012].
• Di professione avvocato, è stata per anni libera professionista, poi è passata alla Lega delle cooperative, ufficio legislativo. Lasciò quel lavoro nel 1992, quando il marito fu eletto presidente della Camera: «Non mi sembrava il caso di continuare, visto che io, nel mio ruolo professionale, avevo come interlocutori i presidenti delle commissioni parlamentari» (Severini, cit.).
• Il 28 giugno 2007 fu investita mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali di fronte al Quirinale da una panda guidata da Silvia Tamburini, insegnante di Fisica in pensione sposata con Carlo Bernardini (vedi), riportando la frattura composta della tibia sinistra e del braccio destro.
• «Nota per lo spirito libero e anticonformista, allergico a cerimoniali e riverenze, poco amica di cellulari e auto blu, ama modificare il protocollo. Come quella volta che, per andare in Vaticano, rifiutò di mettere il velo. O quando si è messa in fila al botteghino delle Scuderie del Quirinale per visitare la mostra su Vermeer, insistendo per pagare il biglietto. A novembre 2012, da cittadina, si era presentata al seggio per votare alle primarie del Pd» (Giovanna Cavalli) [Cds 23/4/2013].
• Nel dicembre 2006 gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana rivelarono durante la trasmissione Le Invasioni barbariche che la signora Clio s’imbufalì con Naomi Campbell durante una vacanza a Stromboli. Secondo gli stilisti, che alloggiavano nello stesso albergo della coppia presidenziale assieme ad un gruppo di amici tra cui la Campbell, la signora Clio, disturbata dal chiasso e dalla musica della comitiva, affacciandosi alla finestra avrebbe gridato «brutta negra» (Lucia Esposito) [Lib 23/12/2006].
• Ha confidato che pur non avendo «l’illuminazione della fede» sulle questioni di principio è quasi sempre d’accordo con il Papa e ha perciò «buone speranze per l’aldilà» [Pan 16/10/2008].
• Dal figlio Giovanni e da Darlene Tymo ha avuto due nipoti: Sofia (1997) e Simone (1999).