28 maggio 2012
Tags : Alfredo Biondi
Biografia di Alfredo Biondi
• Pisa 29 giugno 1928. Avvocato. Politico. Senatore di Forza Italia dal 2006 al 2008, eletto deputato già nel 1968 e poi nel 1979, 1983, 1987, 1992 (sempre col Partito liberale), 1994, 1996, 2001 (con Forza Italia). Fu ministro delle Politiche comunitarie (Fanfani V, 1982 - 1983), dell’Ambiente (Craxi I, 1983 - 1986), di Grazia e Giustizia (Berlusconi I, 1994-1995). Nel 2010 ha detto addio al Pdl, entrando nella direzione del Partito liberale italiano. «Mi sono reso conto che, nell’ultimo anno in Parlamento, avevo votato in maniera difforme dal partito su tutte le questioni della laicità e delle libertà individuali». (Luca Telese) [il Fatto Quotidiano 28/10/2010].
• «Non sono un anticomunista viscerale. Sono un anticomunista razionale. E in molte cose sono d’accordo con loro».
• «Liberale doc. Avvocato, difendeva Gigliola Guerinoni. È un uomo allegro, anche un po’ goliarda, di improvvise arrabbiature e rapidi oblii. È inseguito da una fama, immeritata, di bevitore e, meritata, di battutista». (Claudio Sabelli Fioretti).
• Sulla fama di ubriacone: «Ero ministro e dissi una vecchia battuta: “Un tempo gli avvocati dicevano ai figli: ‘Studia, altrimenti da grande farai il Pm’”. Purtroppo era presente Stefano Marroni, della Repubblica, che lo scrisse come se fosse un’intervista. E successe il finimondo. Gli scrissi: “Cose del genere nemmeno durante il fascismo. L’Ovra spiava, ma non diceva che erano interviste”. Francesco Saverio Borrelli si arrabbiò. Disse una frase brutta: “Biondi ha parlato ad un’ora pericolosamente tarda della sera”. Da allora…».
• Non ha corso con il Pdl alle elezioni 2008, ha individuato la causa dell’esclusione nell’appoggio dato a Ferrara: «Non credo che il gesto mio, di Jannuzzi e di Sterpa, tutti non ricandidati, di aiutare Ferrara collegandoci alla sua lista per evitargli la raccolta di firme in tutta Italia sia stato, come dire, altamente apprezzato nel partito. È stato un gesto liberale, ma evidentemente l’eccesso di liberalismo non è gradito (...) Per il marketing politico non sono l’uomo giusto, non ho nemmeno la silhouette di certe signorine».
• Nell’ottobre del 2011 Giorgio Napolitano gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce.
• Tifoso del Genoa.