28 maggio 2012
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Biografia di Giovanni Fabrizio Bignami
• Desio (Monza e Brianza) 10 aprile 1944 – Madrid (Spagna) 25 maggio 2010. Astrofisico. Dal 2011 al 2015 presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Dal marzo 2007 all’agosto 2008 presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). Nel luglio 2010 è stato il primo italiano a essere eletto presidente del Cospar (Comitato mondiale per la ricerca spaziale).
• Laureato in Fisica nel 1968 all’Università di Milano, nel gruppo di Giuseppe Occhialini, da allora si è occupato di ricerca spaziale in Italia, in Europa e negli Stati Uniti. Ha partecipato alla progettazione e costruzione di numerosi satelliti scientifici. Negli anni 1988-’97 è stato nominato Principal investigator della missione Xmm-Newton dell’Esa. Noto a livello internazionale per il lavoro ventennale che ha portato all’identificazione e alla comprensione di Geminga, la prima stella di neutroni senza emissione radio. Dal 1970 al 1990 è stato ricercatore presso il Cnr, poi professore ordinario di Fisica generale all’Università di Cassino, di Astronomia all’Università di Pavia.
• «Può anche succedere che una stella anonima (nome in codice: PSR J0633+1746) finisca per guadagnarsi un nome tutto suo, in dialetto milanese per giunta. È il caso di Geminga. Scoperta negli anni Settanta da due italiani, Giovanni Fabrizio Bignami e Patrizia Caraveo, non fa un gran figurone nel cielo, dato che non si può osservare: non emette infatti luce visibile, ma raggi gamma. Ecco allora il nome: in milanese può essere letto “gheminga”, che significa “non c’è”. Dal punto di vista scientifico, però, il termine deriva dalla fusione di “Gemini” (la costellazione dove si trova) e “gamma”, ad indicare la sua attività di fuoriuscita di raggi gamma. Questa piccola stella di neutroni ha consacrato il dialetto milanese nel cosmo» (Americo Bonanni) [Macchina del Tempo, marzo 2004].
• «A che cosa serve esplorare lo spazio nel XXI secolo? A conoscere l’Universo e il Sistema Solare, oltre a capire il nostro ruolo nel cosmo».
• «Sarebbe riduttivo parlare solo del Bignami scienziato, trascurando la sua passione per la montagna, il suo infaticabile allenarsi. Perché gli osservatori sono quasi sempre in alta quota, e lui ama alzarsi prestissimo e andare a correre, camminare, arrampicare. Per non dire del comunicatore. Una decina di libri all’attivo, trasmissioni televisive e un’infinità di conferenze. Sempre affollatissime. Una sera a Roma dovevamo parlare di vita extraterrestre. Mentre aspettavamo di iniziare si accorse che l’acqua sul tavolo era calda. Era il 14 luglio. Gli dissi che, data l’ora, forse sarebbe stata meglio una birretta. Non l’avessi mai fatto. Afferrato il microfono, esclamò: “Scusate ma se dobbiamo parlare di alieni e sembrare credibili, sarebbe meglio avere due birre medie, grazie”» (Marco Cattaneo) [Rep 26/5/2017].
• È stato editorialista della Stampa, dell’Espresso e di Repubblica, ha collaborato con Il Sole 24 Ore, Il Corriere della Sera, L’International Herald Tribune, Le Scienze, Nature ecc.
• In tv ha curato la rubrica Polvere di stelle all’interno di Superquark di Piero Angela. Da ultimo visto anche in Nautilius (Rai Scuola) e Cosmos (National Geographic).
• Ultimi libri: Cosa resta da scoprire (Mondadori, 2012), Il mistero delle sette sfere (Mondadori, 2013), Oro dagli asteroidi e asparagi da Marte con Andrea Sommariva (Mondadori, 2015).
• Candidato con il Pd alle Elezioni europee del 2009, non eletto.
• Membro dell’Accademia dei Lincei, Officier de la Legion d’Honneur per meriti scientifici.
• Sposato con l’astrofisica Patrizia Caravero.