28 maggio 2012
Tags : Domenico Bianchi
Biografia di Domenico Bianchi
• Anagni 1955. Artista. Fa parte del gruppo di San Lorenzo (Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Nunzio, Pizzi Cannella e Marco Tirelli) che tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottantas, nell’ex pastificio Cerere di via degli Ausoni a Roma, diedero vita a un cenacolo tra i più accreditati nell’odierno panorama delle arti, scegliendo dopo tanta arte povera e concettuale, di tornare alla pittura e alla scultura. Esordio nel 77 a New York. In seguito prese parte a una serie di importanti collettive tra Roma, Milano, Parigi e Amsterdam. L’incontro con alcuni dei maggiori esponenti dell’Arte Povera (Mario e Marisa Merz, Jannis Kounellis) gli aprì nuovi orizzonti di riflessione che lo portarono ad approfondire lo studio sullo spazio e sull’importanza e la forza di materiali grezzi. La luce divenne elemento di prima necessità, la cerca sposando la trasparenza della cera con sottili foglie di platino, palladio, rame, argento, polvere di diamante, corallo. Nell’84 e nell’86 è invitato alla Biennale di Venezia. Nell’aprile dell’87, presenta a New York alla Galleria Sperone-Westwater venti piccoli lavori e tre grandi opere di cui due incastonate in un muro di tegole gialle. Nell’89, in occasione della mostra al Castello di Rivoli, comincia a trasformare con l’aiuto del computer il disegno bidimensionale in una forma sferica. Nel ’94 espone allo Stedelijk Museum di Amsterdam un gruppo considerevole di olii e cere su fibra di vetro. Nel 2003, con un allestimento pensato per il MACRO, presenta 140 opere che si incontrano e si incastrano, formando un’unica grande opera che riassume il percorso creativo di quindici anni di lavoro. Si è staccato dal gruppo di San Lorenzo e ha uno studio in via del Gesù. (a cura di Lauretta Colonnelli).