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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Alessandro Bianchi

• Roma 28 gennaio 1945. Politico. Ministro dei Trasporti nel Prodi II (inchiodato all’ultimo posto nella classifica che registra la fiducia degli italiani nei ministri). Già Pci-Pds-Ds, nel 2006 si candidò al Senato con Pdci-Verdi (non eletto per 1800 voti). Ingegnere, esperto di urbanistica, ex rettore dell’Università di Reggio Calabria (1999-2006). Si è candidato alle amministrative di Roma del 2013 con la lista “Progetto Roma”. «Ho una cultura intrisa di meridionalismo. Qualsiasi intervento sul territorio deve partire dal Mezzogiorno che si trova ancora in uno stato di isolamento ottocentesco».
• «Capelli lunghi e abbigliamento da sessantottino, ma con l’abitudine di fare il baciamano alle signore» (Roberto Di Caro), il padre, Manfredo, era pilota di caccia a Elmas in Sardegna, poi andò a fare l’elicotterista a Frosinone. «Alessandro arriva a Roma, dopo il classico, per laurearsi nel ’70 alla Sapienza con una tesi in Urbanistica. Calcolata lungimiranza o predestinazione, vi sostiene che il bacino calabro ed est-siculo è perfettamente in grado di reggere, dopo quello di Cosenza, quell’ateneo di Reggio che di lì a qualche anno nascerà davvero e in seguito diventerà il suo feudo».
• «Aveva giurato da dieci minuti, e già era lì col suo cavallo di battaglia di Professorone della Calabria: il ponte sullo stretto. “Inutile e dannoso, non lo faremo”, disse. Impregilo, l’impresa vincitrice dell’appalto, perse il 5 per cento in Borsa, e al ribasso andarono anche Astaldi, Cementir, Vianini Lavori, Italcementi. Bianchi ci rimase male. Non è uno che voglia far danni. Quelle cose, spiegò, le ho dette “come ricercatore, come scienziato, come studioso”. Ammise: “Devo studiare ancora”. Studiò da uomo delle istituzioni e cinque giorni più tardi, procuratosi un’infarinatura su Alitalia, a chi gli domandava ragguagli sui cambi al vertice della Compagnia confidò: “È necessariamente uno dei temi in discussione”. Il titolo di Alitalia fu sospeso per eccesso di ribasso. Romano Prodi, che non sarà Professorone, ma su certe cose ci arriva, chiese ai suoi ministri un po’ di silenzio. Bianchi si adeguò: “Mi taccio”» (Mattia Feltri).
• Agli occhi dell’opinione pubblica «è il responsabile di tutti i guai che affliggono il settore dei trasporti: dalla sporcizia dei treni ai ritardi cronici, dai guai dell’Alitalia alle proteste dei padroncini» (Paolo Baroni). Un anonimo osservatore del settore: «Più che altro ministro poco politico. È un professore, non batte mai i pugni sul tavolo, pensa che tutto si possa affrontare col dialogo, col senso di responsabilità e non si rende conto che il mondo funziona esattamente al contrario».
• Sposato con Patrizia, casalinga, un figlio, Francesco, che studente di Filologia classica alla Sapienza pubblicò due libretti di greco a 21 anni.