28 maggio 2012
Tags : Max Biaggi
Biografia di Max Biaggi
• (Massimiliano) Roma 26 giugno 1971. Motociclista. Ritirato dall’attività agonistica nel novembre 2012 «Smetto da vincente, mi ritiro da campione». Quattro volte consecutive campione del mondo delle 250 (1994-1997, tre su Aprilia, l’ultima su Honda). Due titoli iridati in Superbike (nel 2010 e nel 2012 con l’Aprilia). Dal 2013 commentatore Mediaset del campionato mondiale Superbike.
• Scoperto quasi per caso di essere veloce in moto, nel 1991 debuttò nel motomondiale, nel 1992 ottenne la prima vittoria (classe 250), nel 1993 la seconda. Passato nel 1998 alla classe 500 per sfidare Mick Doohan (che veniva da quattro titoli consecutivi), vinse la prima gara (record), poi una squalifica lo tolse dalla lotta. Battuto da Criville e Kenny Roberts jr. dopo il ritiro del fenomeno australiano, l’arrivo di Valentino Rossi nella classe regina gli tolse ogni possibilità di successo (un giornalista francese: «Biaggi c’est un champion, mais Valentino c’est un genie»). Dal 2007 in Superbike (al primo anno 3º con la Suzuki).
• «Andavo in motorino e mio padre mi aveva regalato la moto, una hondina 125, da appena 20 giorni, ma neppure lontanamente pensavo alle corse. Daniele, un mio amico che invece sapeva tutto del mondiale, mi chiese se volevo accompagnarlo a girare a Vallelunga. Mi entusiasmai e chiesi di provare, ma non avevo l’attrezzatura. La comprai e dopo un mese eravamo ancora lì: finalmente giravo e mi divertivo. Gli altri mi davano consigli e io subito riuscivo a migliorare moltissimo nei tempi, arrivando vicino ai più bravi. Così è scattata la scintilla: ho convinto mio padre a spendere i soldi per farmi correre e mi sono iscritto al campionato Sport Production, quello per le moto di serie. Mi entusiasmavo per tutto, sembrava una vacanza. Deve essere così. Altri avevano grandi camion e i meccanici per l’assistenza, mentre io, anche nell’anno del titolo, per le prime 4 gare usavo una moto della stagione precedente: vincevo e gli altri continuavano a farmi smontare la moto per vedere se c’erano trucchi».
• «Biaggi sfotteva gli avversari, li irrideva, come fece con Harada in Brasile nel 1994, anno del suo primo titolo mondiale in 250: in vantaggio di 15”, si fece raggiungere dal giapponese, gli piroettò davanti e lo staccò di altri 10”. Harada, a fine gara, buttò la moto ai box e lo andò a cercare. Lo fermarono in tempo» (Enrico Biondi).
• «La vittoria più bella è stata a Suzuka nel ’98, la prima in 500 staccando tutti di 10 secondi. L’impennata più pazzesca che ancora spesso ripropongono in tv fu quella di Brno, a 90 gradi, per festeggiare una persona che per la prima volta mi accompagnava ufficialmente ai gran premi. Le mie velocità massime? In Superbike i 324, in MotoGp i 348 al Mugello».
• «In ogni Gran premio voglio che ci sia mio padre. Perché se dovesse succedere qualcosa, voglio che lui sia lì. Per lui, non per me».
• Nel 2008 confidò di non parlare con la madre da 24 anni: «I miei si separarono che ero ancora un bambino. Fu lei ad andare via di casa e subito mi resi conto di non essere più al centro della sua vita. Non ho più avuto il desiderio di cercarla perché mi sono sentito più vicino a papà: l’ho visto più attento a me e a mia sorella. Mentre in mia madre avvertivo una perdita d’interesse nei miei confronti. La mamma, soprattutto per un figlio maschio, è una figura particolare. E io mi sentivo fuori gioco. Un ragazzino si rende subito conto di una cosa del genere e ne soffre».
• «Per scaramanzia indosso sempre la stessa canottiera, le stesse mutande e gli stessi calzini, ovviamente lavandoli ogni volta».
• «"Ho scelto di restare accanto ad Eleonora e ai piccoli. Non posso fare a meno di loro", giura Max Biaggi. Ma intanto trattiene a fatica un dolore che gli scoppia dentro. Prova a scherzarci su ma non attacca. Perché il pilota romano avrebbe voluto restare in sella, perché il contratto con Aprilia - un anno ad un milione di euro e spiccioli, più i premi, ma soprattutto una moto che lui stesso aveva contribuito a portare una spanna sopra le altre - era già pronto per essere firmato. Però oggi c’è qualcosa di ancora più importante» (Massimo Calandri) [Rep 08/11/2012].
• Nel 2013 ha svolto alcuni test al Mugello in sella a una Ducati (in sostituzione dell’infortunato Ben Spies), ma non ha annunciato il ritorno alle gare «Ho rinnovato l’accordo con Italia1 per commentare le gare Superbike. Ma ho in mente anche qualcosa di più» (a Paolo Gozzi) [Gds 19/2/2014].
• Fa coppia fissa (hanno superato varie crisi) da otto anni con Eleonora Pedron, da cui ha avuto Ines Angelica, 4 anni, e Leon Alexandre, 3. Prima di lei molte conquiste, tra cui Naomi Campbell e Anna Falchi.
• Romanista «Da piccolo giocavo a pallone in una squadra allenata da mio papà. Sognavo di fare il calciatore, i miei idoli erano Falcao, Bruno Conti, Pruzzo».