28 maggio 2012
Tags : Isabella Bertolini
Biografia di Isabella Bertolini
Modena 21 luglio 1963. Politico. Avvocato. Ex parlamentare. Eletta alla Camera nel 2001, 2006 e 2008 (Forza Italia, Pdl). Già vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera.
• «Solida come la Modena da cui proviene, censore d’ogni malcostume, bionda e rassicurante (nell’aspetto) come la fata buona di Cenerentola, di pastello vestita, ex tutor di Gabriella Carlucci, Isabella non è ancora diventata la Thatcher italiana, ma ci lavora dalla fortezza emiliana in cui tende a ritirarsi, oggi che altri occupano la prima linea e lei può permettersi di guardare da lontano le questioni che la angustiano. L’Iran, l’Iraq, l’immigrazione. È pur sempre l’onorevole dal comunicato impeccabile, e questo il Cav. lo sa» (Marianna Rizzini).
• Nel febbraio 2007, con Laura Bianconi, ha rivolto un’interrogazione al ministro della Sanità per verificare l’eventuale coinvolgimento di strutture pubbliche nella ricostruzione dell’imene a cui si sottoporrebbero molte ragazze marocchine ed egiziane in età di matrimonio. In prima linea contro l’aborto («nessun vincolo può essere posto al diritto alla vita nascente del feto prematuro») e favorevole alla castrazione chimica dei pedofili, nel luglio 2008 ha presentato alla Camera una mozione per introdurre «il divieto di qualunque atto che legittimi pratiche eutanasiche o di morte indotta».
• «Di fronte a un eventuale rifiuto o in assenza di risposte rispetto alla legge anti-burka, mi presenterò in Parlamento indossandolo». (ad Andrea Morigi, nel settembre 2009). [Il Giornale, 22/9/2009]
• «Io sono la prova in carne e ossa che non siamo Forza Gnocca!» (a Fabrizio Roncone). [Cds 23/11/2012]
• A fine 2012 ha abbandonato il Pdl dando vita alla fondazione Italia Libera insieme ad altri ex berlusconiani come Gaetano Pecorella e Giorgio Stracquadanio. Ha poi aderito alla Lista Monti, rinunciando però all’ultimo alla candidatura alle elezioni del marzo 2013: «Troppe ambiguità nel nodo della possibile alleanza con la sinistra. Dopo 12 anni si può anche chiudere con il Parlamento e fare politica da fuori». [il Fatto Quotidiano 14/1/2013]