28 maggio 2012
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Biografia di Fabio Berti
• Roma 28 luglio 1966. Pilota. Già presidente dell’Anpac (il principale sindacato autonomo dei piloti in Italia) dal 2004 al 2010. Cresciuto con il modello del padre Aurelio, comandante e istruttore di piloti. A 17 anni prese il brevetto presso l’Aereo Club dell’Urbe, maturità scientifica, poi volontario come parà a Pisa. Nel 1987 venne assunto in Alitalia, iniziò comandando DC9 e dopo 5 anni di attività sul medio raggio passò a pilotare i B747. Eletto presidente dell’Anpac una prima volta nel 2004 con l’84 per cento dei consensi e nuovamente nel 2007 con il 93 per cento. Salì all’onore delle cronache nell’estate 2008 come principale rappresentante del “fronte del no” nella vendita di Alitalia a Cai (sulla privatizzazione di Alitalia vedi Tommaso Padoa-Schioppa e Silvio Berlusconi), dalla quale poi nel gennaio 2009, a trattativa conclusa, si è fatto assumere.
• «Nessun capello in sciopero, una mise da cerimonia, con abito blu e cravatta, parlata lenta, ottimista. Una sicurezza esemplare, nessuna concessione al nervosismo. “È sempre così”, assicura chi lo conosce e ha condiviso con lui l’esperienza da parà. “Sempre il primo della classe, molta voglia di arrivare”» (Maria Corbi). «Come leader del sindacato ha detto più no lui di Totò Riina al maxiprocesso di Palermo. Quando qualcuno si avvicina al portafoglio dei colleghi piloti Berti si trasforma in un pitbull a digiuno da una settimana. Va bene la ristrutturazione, il piano di rilancio, ma alla fine, quanto avete intenzione di pagarci? Come? E quante ore dovremmo volare per quella cifra?» (Paolo Bracalini).
• «Io non sono un piacione. Chi mi conosce lo sa: sono un bacchettone, uno serissimo» (Antonella Baccaro) [CdS 3/1/2009].
• Sposato, tre figli.