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 2012  maggio 28 Lunedì calendario

Biografia di Luigi Berlusconi

• Arlesheim (Svizzera) 27 settembre 1988. Terzo figlio di Silvio e Veronica Lario. Imprenditore. Finanziere. «La televisione? No grazie, per ora non è la mia strada. Meglio la finanza».
• «Luigi ha scelto la strada dei padroni del mondo, quelli della classifica di Forbes. Prima la laurea alla Bocconi, il passaggio da JP Morgan a Londra (“Mi aprì gli occhi definitivamente sul mio futuro”) e lo stage alla Sator di Matteo Arpe (l’acerrimo nemico di Cesare Geronzi, banchiere di sistema legatissimo invece al padre), con il quale non ha mai rotto il legame acquistando una piccola partecipazione, 5 milioni, nel fondo. Siede nei cda di Mediolanum (“Un ragazzo straordinario”, inneggia “zio” Ennio Doris) e in quello di Fininvest, ha investito 50 milioni in varie partecipazioni, è il primo ad arrivare in ufficio, si racconta, insieme al fatto che ha la fissa di spegnere le luci, segno questo di tycoon di razza a quanto pare, lo faceva Leopoldo Pirelli e lo fa sempre Bill Gates. In primavera (nel 2014 – ndr) ha ricevuto l’investitura a presidente, al posto di Salvatore Sciascia, un fedelissimo del vecchio clan, della Holding Italiana Quattordicesima, scatola che custodisce le quote del patrimonio dei tre fratelli ovvero il 21,4 per cento di Fininvest (che vuol dire Mediaset, Mondadori, Mediolanum, Mediobanca). La nomina è arrivata dopo il mandato in B Cinque, holding creata dal patriarca per riunire in un unico cda i figli nati dal primo e dal secondo matrimonio. Un capitale modesto ma la carica sembra emblematica: è Luigi l’amministratore unico» (Denise Pardo) [Esp 18/7/2014].
• Nel 2014 ha assunto come assistente personale Marinella Brambilla, per decenni la storica segretaria del padre, dopo che essa era stata di fatto allontanata, a quanto pare, dalle nuove frequentatrici di Arcore. «L’arrivo di Marinella, esautorata da Sua Grazia Pascale e da Lady Rossi ma chiamata a lavorare con il figlio di Veronica, vuol dire continuità ma anche rottura. Oltre che un passaggio di consegne e di conoscenza di rapporti e legami. Un’eredità laterale ma sostanziale, l’apertura di un tavolo nuovo all’interno di una famiglia segnata dalla spada di Damocle della successione» [ibidem].
• «Riservatissimo come la madre, è stato finora mediaticamente silenzioso, una sola intervista, nessun portavoce in carica. Gran frequentatore di discoteche milanesi e svizzere (Sankt Moritz) ma anche di chiese, è volontario dell’ordine di Malta e assai vicino al principe Hugo Windisch-Graetz, un mammasantissima dell’Ordine sposato all’arciduchessa Sofia d’Austria. Sotto mentite spoglie – il cognome della madre, Bartolini, a cui è attaccatissimo – Luigi ha creato la Fondazione Opsis Onlus dedita alla beneficenza (in via Rovani, nella storica villa dell’ex Cavaliere). È andato spesso a Lourdes ad accompagnare gruppi di ammalati: “Essere a contatto con gente che soffre e capire di poter essere d’aiuto mi ha insegnato molto”. Quando raccontò che aveva conosciuto Tony Blair disse che era stato colpito soprattutto dal suo senso religioso» [ibidem].
• «Telefono, chiedo di Luigi e mi dicono di richiamare dopo cinque minuti perché è raccolto in preghiera. Richiamo e mi dicono che è ancora raccolto in preghiera. Sbotto: ma allora sta dicendo messa!» (il padre a Paolo Bonolis nel marzo 2006 durante una puntata de Il senso della vita).
• Saputo delle avances politiche di Walter Veltroni alla madre, scherzò: «Adesso chiamo papà e gli do la notizia: “Papà, ce ne siamo liberati, la prendono nel Partito democratico”».
• A lungo fidanzato con Ginevra Rossini, nipote di Salvatore Ligresti, poi con Federica Fumagalli, studentessa alla Bocconi di Milano. Ha un pastore tedesco, Arturo.
• Il più alto della famiglia: supera abbondantemente il metro e ottanta. Sotto la nuca ha un tatuaggio di origine polinesiana raffigurante una tartaruga appena nata, che per i popoli del Pacifico del Sud simboleggia il venire al mondo.
• Appassionato di ju-jitsu, d’estate si diverte con il Flyboard. Tifoso del Milan: «Io stravedevo per Shevchenko. Ricordo quando è arrivato al Milan, in un certo senso sono cresciuto guardando i suoi gol, sempre più belli e importanti».