28 maggio 2012
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Biografia di Giovanni Berlinguer
• Sassari 9 luglio 1924 - Roma 6 aprile 2015. Medico. Dal 1998 al 2000 fu presidente del Comitato nazionale di bioetica. Figlio dell’avvocato e politico Mario, fratello del leader comunista Enrico, nel 2001 fu il candidato del “correntone” alla segreteria dei Ds (sconfitto da Piero Fassino). Nel 2004 fu eletto al parlamento europeo (Ulivo), dove è stato presidente e si è occupato di sanità, cultura, ambiente e delle relazioni con Mercosur e Iran. Nel maggio 2007, in seguito all’accelerazione del processo di scioglimento dei Ds – che porterà alla nascita del Partito Democratico – lascia il partito ed aderisce a Sinistra Democratica di Fabio Mussi. Fino al maggio 2009 deputato al Parlamento europeo di Strasburgo, nel quale ha aderito al Partito Socialista Europeo.
• «Mio nonno Enrico era un esponente politico in Sardegna. Poi c’è stato mio padre. E mio fratello. E i miei cugini, Luigi e Sergio. Tutte persone impegnate in politica. Che cosa avrei dovuto fare? Stare tappato in casa? Ma ho sempre pensato di avere anche un nome e mi sono comportato tenendolo bene a mente. Ho fatto le mie scelte pur subendo molte influenze, a cominciare da quella positiva di Enrico. Ho avuto il mio percorso, ho deciso di occuparmi di quelli che nella filosofia marxista si chiamano problemi sovrastrutturali perché per Marx la struttura è tutta nell’economia. Scienza, scuola, ambiente, tecnologie sono i miei campi».
• «Mentre ottiene la presidenza dell’Unione internazionale degli studenti, primo incarico politico tra il 1949 e il 1953, si laurea in Medicina e negli anni successivi si abilita all’insegnamento di Medicina sociale e igiene. È un percorso professionale che non abbandonerà mai, neanche durante le tre legislature alla Camera dei deputati, le due da senatore, l’ultima da europarlamentare (…) Nel 2001, a 77 anni, venne candidato alla segreteria dei Ds. Quella sinistra nella sinistra, che lui ispirò a un rigore oggi profetico: “Nel partito – disse al congresso di Pesaro – ci sono episodi e situazioni di anomalie della dialettica congressuale che vanno corrette subito. Da qui ad avere forme di corruzione il passo è breve”. Una lezione, dallo scienziato che aveva spaziato dalla bioetica al collettivismo degli insetti, che gli fruttò un insperato successo, il 34,1% dei voti, assumendo per sei anni la guida del correntone e l’impegno di evitare scissioni a sinistra. Ma anche l’uomo coerente che nel 2007, alla nascita del Pd, lo avrebbe portato all’adesione alla Sinistra democratica di Fabio Mussi» (Paolo Fallai).
• «Uno dei paradossi della sua vita è come fosse toccato proprio a lui, massimo conoscitore in natura dell’estremamente piccolo, di assistere con pena alla riduzione lillipuziana della famiglia politica di provenienza, quella del Pci, vivisezionata dai successori del più noto fratello Enrico. Discendente di marchese socialista e di Gran capo di Loggia massonica sassarese, uomo di sinistra assai più del fratello Enrico. Pur essendo stato parlamentare (poi pure eurodeputato), membro del Comitato centrale, Giovanni non condivise molte scelte del Berlinguer maggiore. Una su tutte, il compromesso storico: «L’errore fu di credere che le minacce più gravi per la democrazia provenissero da forze esterne al sistema politico. E di ricercare una collaborazione con i partiti responsabili del degrado delle istituzioni» (Roberto Scafuri).
• Specialista in Parassitologia, scrittore apprezzato, autore di una breve autobiografia professionale dedicata alle pulci (Le mie pulci, Editori riuniti, 1988). Ha contribuito a diffondere la cultura scientifica in settori decisivi della società nazionale, e all’analisi critica del sistema sanitario italiano (La Medicina è malata, 1959, scritto insieme a Severino Delogu).
• È stato professore onorario ed emerito di più di un’università (Santo Domingo, Montréal, Brasilia, Roma). Ha ricoperto gli incarichi di Responsabile del primo Piano Sanitario (1992-1995) e presidente del Comitato nazionale di bioetica (1999), membro del Consiglio sanitario nazionale (1994-1996), membro dell’International Bioethics Committee dell’Unesco (2001-2007) e della Commission on the Social Determinants of Health dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (2005-2008).
• Sposato con Giuliana Berlinguer (1933 – 2014). Tre figli: Luisa, Mario e Lidia.